EVASIONE FISCALE IN TRANSIZIONI ITALIA-S.MARINO

Ancora società con sede a San Marino, ma di proprietà di italiani, nel mirino del nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Rimini che ha denunciato due persone e scoperto un’evasione di 200 milioni. Una recente ispezione nei confronti di due società, una con sede in Italia, l’altra con sede nella Repubblica di San Marino ha rivelato nuovi scenari di evasione fiscale. E’ emerso che la società italiana, anziché acquistare direttamente la merce sul mercato internazionale a prezzi nettamente più favorevoli, l’ha comprata, adottando un comportamento antieconomico, a prezzi notevolmente più elevati dalla correlata società sammarinese, per evadere il fisco. In sostanza la società italiana invece che comprare da un fornitore asiatico la merce a 10 la acquistava a 100 dalla consorella sammarinese. Adottando tale modalità i maggiori costi inseriti in contabilità consentivano due benefici: abbattere i ricavi limitando al minimo la base imponibile su cui pagare le tasse in Italia e poi esportare lecitamente all’estero capitali, mascherandoli da transazioni commerciali. Il tutto avveniva attraverso l’amministratore della società sammarinese, che però era in pratica un mero prestanome dei soggetti italiani. Nel complesso l’evasione alle due società risulta di oltre 200 milioni di euro per ricavi non dichiarati e di 20 milioni per l’Iva evasa. I due amministratori di fatto e quello di diritto sono stati denunciati per omessa dichiarazione dei redditi relative agli anni d’imposta 2003, 2004, 2005, 2006 e 2007; infedele dichiarazione per avere evaso l’Iva.
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