
(ANSA) – NAPOLI, 22 SET – Nuova accusa di omicidio per Ciro
Contini, 34 anni, ex reggente del clan della “paranza dei bimbi”
di Forcella e nipote del boss Eduardo Contini: la Squadra Mobile
della Questura di Napoli, al termine di indagini coordinate
dalla Direzione Distrettuale Antimafia, gli ha notificato – nel
carcere di Caltanissetta, dov’è detenuto – un nuovo
provvedimento emesso dal gip in relazione all’omicidio di Luigi
Galletta, il 21enne meccanico incensurato assassinato il 31
luglio 2015 per essersi rifiutato di rivelare il luogo dove si
nascondeva il cugino Luigi Criscuolo, finito al centro della
faida di camorra tra il clan Buonerba e il clan Sibillo.
A Ciro Contini, già detenuto per altri reati, la Procura
partenopea contesta i delitti di omicidio, detenzione e porto
illegale di armi.
L’omicidio del giovane Galletta, incensurato e del tutto
estraneo ai contesti criminali, vide nella veste di esecutore
materiale Antonio Napoletano, all’epoca minorenne e per questo
omicidio già condannato. La sua morte maturò nell’ambito della
violenta contrapposizione tra il clan Sibillo e
clan Buonerba, legato al clan Mazzarella, finalizzata ad
acquisire la supremazia criminale e il controllo degli affari
illeciti nella zona di Napoli tra Forcella, la Maddalena, via
dei Tribunali e i Decumani.
La vittima subì veri e propri pestaggi nei giorni precedenti
l’omicidio avvenuto nell’officina dove lavorava: i suoi
assalitori più volte lo colpirono, con estrema violenza, alla
testa, anche con il calcio della pistola, per costringerlo a
rivelare il covo del cugino, vero obiettivo dei killer. Poi, il
31 luglio, Ciro Contini e Antonio Napoletano si recarono
nell’officina e lo uccisero, con quattro colpi di pistola.
(ANSA).
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