
(ANSA) – CASERTA, 30 SET – La Corte di Cassazione (prima
sezione) ha annullato con rinvio la sentenza di assoluzione
dall’accusa di concorso esterno in camorra emessa in Appello per
l’ex sindaco di Villa Literno (Caserta) ed ex consigliere
regionale PD Enrico Fabozzi; questi, con gli altri tre imputati,
ovvero gli imprenditori di San Cipriano d’Aversa Giuseppe e
Pasquale Mastrominico e l’ex consigliere comunale di Villa
Literno Nicola Caiazzo, dovrà dunque tornare in aula per il
processo bis di secondo grado che si svolgerà a Napoli davanti
ad un collegio di Corte d’Appello diverso da quello che nel
febbraio 2021 assolse Fabozzi con la formula più ampia, “perché
il fatto non sussiste”.
Un anno e mezzo fa i giudici d’appello di napoletani
ribaltarono la sentenza di primo grado emessa dal Tribunale di
Santa Maria Capua Vetere, che aveva condannato nel 2015 Fabozzi
a 10 anni di carcere per collusione con il clan dei Casalesi,
basandosi su dichiarazioni di ex capi del clan poi divenuti
collaboratori di giustizia, come Antonio Iovine detto “o Ninno”
e Nicola Schiavone, figlio del boss Francesco Schiavone “Sandokan”. La Corte d’Appello giudicò inattendibili le
dichiarazioni accusatorie dei pentiti, evidenziando anche “lacune probatorie” nell’istruttoria dibattimentale, e così
dichiarò innocente Fabozzi.
L’ex sindaco di Villa Literno (in carica tra il 2003 e il 2009)
fu arrestato nel 2011 per concorso esterno in camorra, mentre
era consigliere regionale del gruppo Misto (il Pd lo aveva
sospeso); lo scorso anno, dopo l’assoluzione ottenuta in appello
nel processo per concorso esterno e il proscioglimento
nell’ambito del procedimento giudiziario sulla “mala gestio”
all’ente dei rifiuti Cub (Consorzio unico di bacino), si è
candidato alla poltrona di primo cittadino nel suo comune, ma ha
perso contro l’attuale sindaco Valerio Di Fraia. (ANSA).
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