F1, flop delle nuove qualifiche Vettel: «Fanno schifo, cambiamole»

4780850-kSLG-U431601023019621qKE-1224x916@Corriere-Web-Sezioni-593x443F1, flop delle nuove qualifiche
Vettel: «Fanno schifo, cambiamole»

Bocciato da piloti e team principal il sistema a eliminazione diretta introdotto nel 2016Horner, Red Bull: «Dobbiamo chiedere scusa alla gente». Lauda: «Una vera merda»

Ci sono i commenti sulla qualifica, tra gli orizzonti di gloria che la Mercedes vede sempre molto vicini (Hamilton, alla cinquantesima partenza al palo della carriera: «Ho fatto un giro veramente sexy, la macchina danzava sui cordoli ed era davvero bella da guidare»; Rosberg, che vuole: «Peccato per aver interrotto la serie di 6 pole consecutive avviata nel 2015, ma nel Gp ci saranno scenari sconosciuti e potenzialmente da sfruttare«) e una caccia che per la Ferrari si fa già dura (Vettel: «Ma spingeremo con decisione: c’è modo di avvicinare Lewis e Nico«), ma ci sono soprattutto i commenti a caldo sul format del nuovo modo di definire la griglia.

Lauda: «Sono una m…»

Mentre riecheggiano i primi commenti negativi dei team principal (Toto Wolff: «Spazzatura. L’idea non era male ma dobbiamo prendere atto della realtà. Penso che cambieremo già in Bahrein»; Chris Horner: «Dovremmo chiedere scusa alla gente»; Maurizio Arrivabene: «Per rispetto di chi era in tribuna non mi sono tolte le cuffie, anche se sapevo già che non saremmo tornati in pista. Noi, come Ferrari, avevamo espresso le nostre perplessità, ma saremmo stati indicati come i cattivoni che si oppongono ai cambiamenti»), o di personaggi influenti come Niki Lauda («È una m…»), anche i piloti del trio di testa non la mandano a dire. Hamilton: «Avevamo detto fin dall’inizio che non era la via giusta, ma finché non provi, non puoi dire nulla. Per gli ingegneri non sarebbe cambiato nulla e alla fine ho fatto quello che dovevo fare». «È un sistema che fa schifo: ma mi stupisco che…vi stupiate», sintetizza Sebastian Vettel, aggiungendo: «Avevamo già previsto che cosa sarebbe successo e così è stato. Ci hanno detto di aspettare di vedere: adesso che abbiamo visto, possiamo dire che non è stato molto divertente. La gente in tribuna vuole vedere Lewis, Nico, Kimi o chiunque altro, tirare al limite quando la pista verosimilmente è più veloce. Non serve criticare ora, le critiche le avevamo già fatte».

Battibecco fra Lewis e Seb

Segue un battibecco con Hamilton. Lewis: «L’aspetto positivo è che è stata provata una cosa nuova. Si prova e si sbaglia, forse è il caso di tornare al vecchio sistema». Sebastian: «C’è una certa responsabilità in chi ha fatto questa scelta: non è possibile che si provino cose che molti, inclusi noi piloti, hanno criticato». Lewis: «Ma perché non….» Sebastian: «Non puoi accontentarti di dire che è una cosa sbagliata, dobbiamo essere sensibili e cercare di fare i cambiamenti che vanno nella giusta direzione». Ed ecco il parere di Rosberg: «È sempre positivo ricercare qualcosa di nuovo, ma qui stiamo procurando un danno ai tifosi e dovremmo tornare al vecchio sistema». La chiusura, ancora di Vettel: «All’inizio, nel Q1, è stato ‘crazy’, pazzo: tutti spingevano e si era nel traffico. Ma nella parte finale, quando nessuno girava, quale spettacolo si godevano dalla tribuna?». Risposta, dalla storia di questo primo Q3 del nuovo corso: non si sono goduti un bel nulla. Anche perché – almeno così ammettono sia Nico, sia Seb, sia Kimi Raikkonen, classificatosi quarto –  alla fine ha preso il sopravvento l’opportunità di preservare un set di gomme supersoft per la gara. Ma se questo è lo spettacolo sperato e promesso…

Ecclestone deluso

Il bello è che al termine di questa giornata surreale, la stroncatura arriva, da Londra, proprio da chi questa variazione l’aveva voluta e imposta: Bernie Ecclestone. «E’ piuttosto una stronzata. Non mi sono entusiasmato, ma questo è quello che abbiamo. Finché non cambieremo». Anche se per cambiare serve ripercorrere le stesse strade che hanno portato ad adottare il nuovo format (strategy group; F1 commission, consiglio mondiale),volendo si può fare tutto a breve giro di posta e usando le mail. Il punto è che Ecclestone, che magari potrebbe rispolverare la vecchia idea della griglia invertita, parla di semplici ritocchi, magari già in Bahrein: «Tornare al vecchio sistema? Vi dico io che cosa succederebbe: la Mercedes sarebbe prima e seconda». Già, perché in Australia è andata in modo differente?

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