NON SARA’ un Gran Premio da turisti, ma insomma: Seb Vettel e Kimi Raikkonen sconteranno una retrocessione di dieci posizioni sulla griglia di partenza del Gran Premio degli Stati Uniti, qualunque sia il piazzamento nelle qualifiche di domani, sabato. Tradotto: se Seb conquistasse la pole, partirebbe per undicesimo.
Infatti la Ferrari, rispettando il piano di lavoro già illustrato all’inizio dell’estate, ha deciso di montare sulle due Rosse il quinto esemplare del motore. Qui bisogna recuperare la lettera del regolamento, che permette ai team l’utilizzo di soltanto quattro versioni del propulsore nell’arco della stagione. Quando si introduce la power unit numero cinque, fatalmente scatta la penalizzazione.
Beninteso, si tratta di una assurdità, figlia delle follie ‘risparmiose’ della Fia di Jean Todt. Ma le norme queste sono e già hanno ‘castigato’ altri concorrenti. Non la Mercedes, che in nome di una conclamata affidabilità ancora non ha varcato la soglia ‘proibita’.
Vettel, che attualmente è secondo nel mondiale, l’ha presa bene: ‘Era una cosa prevista, nessun dramma –ha spiegato -. Tra l’altro qui in Texas rimontare partendo da dietro non è impossibile, quindi resto fiducioso’.
Sulla stessa linea Raikkonen (‘Lo sapevamo, va bene così’) che ha anche ribadito di non considerarsi responsabile per la collisione con il connazionale Bottas nel recente Gran Premio della Russia. ‘Sono cose che possono capitare quando si fa il mestiere di pilota –ha detto il finlandese- Io cerco sempre di ottenere il massimo e per questo ho scelto di restare in Ferrari accanto ad un campione straordinario come Vettel’.
Oggi ad Austin sono in programma le prove libere. Domani sera verrà assegnata la pole, domenica si corre il Gran Premio.
