Fabbri (M5S). La ferrovia Fano-Urbino va ripristinata

piergiorgio fabbriProseguire le procedure necessarie alla revoca del decreto ministeriale del 2011, come già previsto dalla Consiglio regionale con una mozione nel 2015; agire con la Soprintendenza per apporre un vincolo lungo il tracciato ferroviario.Avviare, sulla base del progetto preliminare dell’Associazione FVM/Pegaso/Ingegneria/Sistema l’individuazione dei fondi per finanziare l’opera ipotizzando un ripristino modulare; convocare un tavolo tra Regione, Provincia di Pesaro e Urbino, comuni interessati, associazioni e enti interessati, FS, Ministero beni culturali e Turismo, per stabilire un crono programma delle attività di ripristino della tratta e dei fondi necessari; trasmettere copia della presente mozione alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, ai Ministeri dei Beni culturali e ambientali, dei Trasporti, alla società Ferrovie dello Stato, alla Rete ferroviaria italiana, alla Fondazione Ferrovie dello Stato.” Questi gli impegni chiesti, alla Giunta regionale, con una mozione a firma del Consigliere regionale 5 Stelle, Piergiorgio Fabbri, presentata oggi, a Palazzo delle Marche, nel corso di una conferenza stampa.

“Proporrò – ha detto Fabbri nel corso della conferenza – un’altra richiesta per chiedere a Ferrovie l’acquisizione in concessione a titolo gratuito della tratta. Questa vincolerebbe il suo utilizzo esclusivamente come ferrovia, mentre l’acquisto oneroso ne consentirebbe, da parte della Regione, un libero utilizzo. Il Movimento 5 Stelle – prosegue Fabbri – chiede l’utilizzo del percorso che in un primo tempo potrebbe essere a tratto turistico per poi successivamente essere ripristinato nella sua piena funzionalità di trasporto.”

Sarebbe sufficiente alternare le corse su gomma con quelle su rotaia per essere certi dell’utilizzo dell’infrastruttura, che tra l’altro potrebbe mostrarsi assai più flessibile, offrendo variegati servizi quali: trasporto di biciclette e motocicli, ristorazione con promozione e acquisto di prodotti tipici, vagone multimediale, spogliatoi e docce per gli sportivi che volessero cimentarsi sulle stupende strade dell’entroterra e sugli affascinanti sentieri dei Monti della Cesana.

Va sottolineato poi che il Programma Operativo Regionale 2014-2020 (POR FESR) sui fondi europei, indica quale criticità marchigiana il sottosviluppo della rete ferroviaria a scapito di un eccessivo utilizzo del trasporto su gomma di passeggeri e merci.

A questo proposito si sottolinea come invece il PD regionale intende trasformare la tratta in pista ciclabile (l’obiettivo tenuto finora nascosto sotto il paravento della pista ciclabile è invece la realizzazione di un acquedotto a “basso prezzo” per trasferire le pure acque del Pozzo Burano di Cagli fin sulla costa, continuando a perseguire la politica di impoverimento e saccheggio delle risorse dell’entroterra.

da Piergiorgio Fabbri
Consigliere Regionale Movimento 5 Stelle