Sarà probabilmente Fabrizio Curcio, ex capo della Protezione Civile, il nuovo Commissario straordinario per la ricostruzione nelle regioni colpite dalle alluvioni che hanno devastato Emilia-Romagna, Toscana e Marche. La proposta sarà presentata giovedì prossimo durante il Consiglio dei Ministri, segnando un momento cruciale per la ripresa delle comunità coinvolte.
Fabrizio Curcio, 58 anni, è una figura di spicco nel panorama della protezione civile italiana. Con una laurea in Ingegneria e diversi master, ha ricoperto ruoli fondamentali nella gestione di emergenze nazionali. Entrato nel Dipartimento della Protezione Civile nel 2007, ha guidato l’ente dal 2015 al 2017 e, nuovamente, dal 2021 al 2024.
Durante la sua carriera, Curcio ha gestito eventi catastrofici come terremoti, alluvioni e crisi sanitarie, acquisendo una solida reputazione per il suo approccio metodico e orientato ai risultati.
La nomina a Commissario straordinario arriva in un momento delicato per le regioni colpite dalle alluvioni dello scorso anno. Le devastazioni hanno lasciato segni profondi su infrastrutture, abitazioni e attività economiche. Il compito di Curcio sarà quello di coordinare gli interventi di ricostruzione, garantendo che le risorse vengano utilizzate in modo efficace e tempestivo.
Secondo fonti vicine al governo, la scelta di Curcio è stata motivata dalla necessità di affidare la gestione della ricostruzione a una figura esperta, capace di operare in sinergia con gli enti locali e il governo centrale.
La proposta di Giorgia Meloni ha trovato ampio consenso. Esponenti politici e rappresentanti locali delle regioni colpite hanno accolto positivamente la notizia, lodando l’esperienza di Curcio nella gestione di situazioni emergenziali. “È la persona giusta per affrontare una sfida così complessa,” ha dichiarato un sindaco emiliano, sottolineando l’urgenza di accelerare i tempi della ricostruzione.
La proposta ufficiale sarà presentata giovedì 11 gennaio, durante il primo Consiglio dei Ministri del 2025, previsto per le ore 18. In quella stessa sede si discuterà anche di altre priorità del governo, segnando l’avvio di un anno impegnativo.