Faenza, si addormenta con la sigaretta accesa: scoppia l’incendio che lo uccide

Ieri pomeriggio, in una palazzina tranquilla di via Silvio Pellico, un’ombra di tragedia si è abbattuta silenziosa sul primo piano dello stabile. Giulio Ruscelli, 74 anni, è stato trovato privo di vita nella sua abitazione, sopra la sede di un’impresa edile. Viveva solo, costretto a letto da tempo, e veniva seguito da un’assistente domiciliare che proprio poche ore prima era passata per una delle sue regolari visite.

A dare l’allarme sono stati alcuni vicini, insospettiti dal fumo che usciva da una finestra. Erano circa le 18.30 quando i vigili del fuoco sono accorsi sul posto insieme ai sanitari del 118, ma per l’uomo non c’era già più nulla da fare. Il suo corpo è stato rinvenuto parzialmente ustionato, ma a causare il decesso sarebbe stata soprattutto l’intossicazione da fumo.

Secondo una prima ricostruzione effettuata dai pompieri di Faenza, l’anziano, rimasto solo in casa, potrebbe essersi acceso una sigaretta e poi essersi assopito. Il mozzicone, sfuggito di mano, avrebbe incendiato materasso e lenzuola, dando origine al rogo fatale.

Sul posto sono intervenuti anche gli agenti della Polizia di Stato, accompagnati dalla Scientifica, per eseguire gli accertamenti di rito. L’ipotesi dell’incidente domestico appare al momento la più plausibile, anche se le verifiche sono ancora in corso.

Giulio Ruscelli non era nuovo alle prove dure della vita: solo l’anno scorso, durante l’alluvione che colpì la zona del Borgo, fu tratto in salvo dai vigili del fuoco dopo che la sua casa era stata completamente invasa dall’acqua. Allora furono i gommoni a strapparlo alla tragedia, tra mille difficoltà. Ieri, però, nessun soccorso ha potuto salvarlo dal ritorno beffardo della fragilità umana: non l’acqua, questa volta, ma il fuoco.