Gentile direttore, volevo rappresentarle quanto è successo alla fine del mese scorso presso Via Campo del Fiume a Faetano. Quello che è successo è un fatto increscioso che vorrei porre all’attenzione dei suoi lettori.
La sera del 24 aprile sono uscito fuori per via del cane nelle vicinanze del condominio dove abito. Nella penombra ho notato un capriolo morto nel fiume che costeggia Via Campo del Fiume. Il capriolo morto era riverso nell’acqua e probabilmente era stato vittima di un incidente.
La sera stessa ho chiamato subito la Gendarmeria, la quale mi dice che devo chiamare la Guardia Ecologica perché è di loro competenza. Ma siccome è tardi, e dato che loro finiscono di lavorare alle 18, mi prendo l’impegno di telefonare il giorno seguente.
Comunque nonostante tutto la Gendarmeria manda loro una mail per evidenziare quanto è successo. Passa il weekend, sabato e domenica, e lunedì mattina viene la Guardia Ecologica per capire la situazione. Ma guarda solamente.
Martedì, visto che non era venuto nessuno lunedì a portare via l’animale morto, ho richiamato la Guardia Ecologica informando la Giunta ed il Capitano di Castello. Questi ultimi si sono adoperati per quanto potevano e per quanto era nelle loro possibilità.
Sempre chi mi ha risposto al numero della Guardia Ecologica mi ha detto che hanno gettato sulla carogna del capriolo una sostanza particolare che accelera la putrefazione. Solo che si tratta di un animale da 40-50 kg e non di un gattino o di un coniglietto. Mi è stato detto che non lo portano via perché è nel suo habitat ma di certo l’acqua non è il suo habitat naturale.
La carogna di questo animale, che nel frattempo si è tutto gonfiato, ce l’abbiamo davanti al nostro condominio e con questi primi caldi si sente il cattivo odore ed a breve ci saranno anche le mosche che arriveranno anche in casa dopo essere state a contatto con l’animale in putrefazione.
Nessuno fa nulla, nessuno si è mosso. Capisco che siamo in una situazione difficile, che c’è meno gente per lavorare ma di certo questa, per noi, è una situazione insostenibile.
Le 10 famiglie del condominio, per via del cattivo odore e fra un po’ delle mosche, non possono più’ aprire le finestre. Dobbiamo stare per forza in casa per via del Coronavirus e con le finestre chiuse. La situazione non è piu’ sostenibile.
Grazie
Un lettore.