Allontanati dalla Blu Pubblica Assistenza dove facevano i volontari, si erano vendicati distruggendo le ambulanze, ma avevano voluto strafare: su uno dei mezzi avevano lasciato un biglietto beffardoscritto a mano, che ha permesso di identificarli in poche ore.
Sono finiti a processo Yuri De Angelis, 32enne anconetano, e Achille D’Angelo, 24enne falconarese, accusati di danneggiamento aggravato. D’Angelo ha già patteggiato una pena a 4 mesi di reclusione, l’altro ha scelto il rito ordinario e ieri a Ancona si è svolta l’ultima udienza prima della sentenza.
L’incursione dei due giovani all’interno della sede della Blu, che all’epoca si trovava in via del Consorzio,risale alla notte tra il 28 febbraio e il primo marzo 2010: i due, che avevano prestato servizio come volontari alla onlus falconarese, che si occupa di trasporto sanitario, volevano vendicarsi per essere stati invitati a non ripresentarsi più.
Erano quindi entrati nottetempo in associazione e si erano accaniti contro l’ambulanza della Blu, contro il mezzo utilizzato per il soccorso animali e contro un furgone sempre intestato alla onlus.
Avevano tranciato tutti i cavi del cruscotto, sventrato i sedili e ad uno dei mezzi avevano messo anche il sapone nel motore. Il presidente dell’associazione, Gilberto Principi, era stato avvertito alle 7 del mattino di quanto era accaduto. Subito era stato trovato il biglietto con cui i vandali si erano firmati: «Tagliando effettuato. Importo 50mila euro. Suca».
La calligrafia e l’espressione dialettale avevano subito portato i responsabili della Blu a sospettare di D’Angelo e l’intuizione era stata comunicata ai carabinieri, che si erano presentati subito a casa del ragazzo, all’epoca appena 18enne. Il giovane, che era ancora mezzo addormentato dopo la notte brava, aveva subito ammesso i danneggiamenti e aveva fatto il nome dell’amico. Ieri in aula, dove si è svolto il processo a carico di De Angelis, difeso dall’avvocato Nicoletta Pelinga, sono stati ascoltati il presidente Principi, un volontario della Blu, un carabiniere e il responsabile dell’officina che aveva stilato il preventivo delle riparazioni, del valore di 12mila euro. La Blu, attraverso l’avvocato Daniele Valeri, si è costituita parte civile e chiede 15mila euro di risarcimento. L’udienza è stata aggiornata al 12 ottobre.
Il Resto del Carlino