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  • Falconara Marittima, Ancona. Intervento dell’assessore Raimondo Mondaini sull’organizzazione della macchina comunale

    mondainiIntervento dell’assessore Raimondo Mondaini sull’organizzazione della macchina comunale

     

    “Riguardo ai suggerimenti del capogruppo PD Mastrovincenzo sull’organizzazione della macchina comunale ritengo opportuno formulare alcune considerazioni.

    Innanzitutto va compreso che nel corso degli ultimi anni le funzioni svolte dai Comuni, e da quello di Falconara in particolare, hanno subito un radicale cambiamento con l’introduzione di compiti nuovi e per molti aspetti estranei al “DNA” degli enti locali.

    Infatti, dal momento che i trasferimenti statali sono stati sostituiti da risorse proprie (IMU, TASI, ecc.), l’aspetto della riscossione è diventato fondamentale. Per quanto ci riguarda siamo riusciti ad adeguarci a tali novità grazie alla professionalità ed alla dedizione del personale dell’Ufficio Tributi che affronta quotidianamente tematiche assai complesse tutelando costantemente gli interessi dell’ente, interpretando un ruolo spesso molto difficile anche in considerazione delle perduranti difficoltà legate alla fase di recessione economica.

    In tale contesto il recupero dell’evasione rappresenta sicuramente un aspetto importante, tuttavia trattandosi di proventi incerti sia nel loro ammontare che nei tempi di erogazione, non è possibile pensare di alimentare le casse comunali affidandosi a tali risorse. Ciò premesso, continua comunque la collaborazione con l’Agenzia delle Entrate.

    Riguardo poi ai presunti risparmi che deriverebbero dall’Unione dei Comunila stessa Corte dei Conti nella “Relazione sulla gestione finanziaria degli enti territoriali 2013”mette in evidenza come tali operazioni non garantiscano nella maggior parte dei casi dei risparmi ed anzi a volte inducano nel breve periodo ad un aumento della stessa. Credo quindi che ogni ipotesi vada calata nella realtà per essere valutata correttamente.

    In merito al cosiddetto “ufficio Europa”, la delibera adottata recentemente dal Consiglio Comunale va proprio nella direzione di un coordinamento con altri enti per individuare delle opportunità nei bandi europei.

    Sulla necessità di ridurre le spese per consulenze, un ritornello probabilmente frutto di passata memoria, faccio presente che la spesa sostenuta dal Comune di Falconara negli ultimi due anni è stata di  3.500 € nel 2013 e di ZERO € nel 2014.

    Ciò premesso, credo che una riflessione seria andrebbe invece fatta sul fatto che ormai i Comuni si sono trasformati da soggetti che erogavano ricchezza sul territorio in soggetti che consumano risorse: i cittadini pagano di fatto tutti i servizi che vengono resi attraverso imposte patrimoniali (IMU, TASI, ecc.) che non vengono neanche riversate interamente sul territorio. Infatti, parte di queste risorse serve ad alimentare la macchina comunale, sempre più costretta ad occuparsi di aspetti burocratici che nulla hanno a che vedere con i servizi all’utenza, inoltre un’altra quota se ne va in imposte statali (IVA) e regionali (IRAP), infine su una parte cospicua ci sono i vincoli di spesa imposti da uno scellerato patto di stabilità.

    Occorre il coraggio di riconoscere che per queste ragioni il ritorno per i cittadini è sicuramente di valore inferiore rispetto ai costi (tasse locali) che sostengono.

    Ad aggravare tale scenario si consideri il fatto che nel 2015 i tagli alle risorse del nostro comune collegati a norme statali ammonteranno ad ulteriori 870.000 € circa, a fronte di un livello di tassazione che l’Amministrazione  non ha alcuna volontà di aumentare.

    Se qualcuno pensa che nel bilancio comunale ci siano sprechi di pari importo e che quindi sia possibile assorbire il taglio senza colpo ferire è totalmente fuori strada.

    Sarà quindi necessario il consueto lavoro certosino, che abbiamo sempre fatto, per limare le richieste degli uffici cercando di non toccare i servizi essenziali.

    Se poi vogliamo darci come obiettivo più ambizioso quello di ridurre in modo sensibile la pressione fiscale, allora dobbiamo iniziare a ragionare su quali servizi dismettere, consapevoli però del fatto che meno servizi significa comunque una peggiore qualità della vita per la nostra comunità. Il resto è demagogia”.

     

    l’assessore al bilancio

    Raimondo Mondaini