
(ANSA) – REGGIO EMILIA, 20 OTT – Avrebbero emesso fatture per
operazioni inesistenti per un valore di sei milioni di euro e
avrebbero evaso l’Iva per circa due milioni di euro, grazie ad
imprese ‘fantasma’. È l’esito dell’operazione ‘Light Off’
condotta dalla guardia di finanza di Guastalla, nella Bassa in
provincia di Reggio Emilia, che ha eseguito stamattina due
misure interdittive nei confronti di altrettanti imprenditori
reggiani del divieto temporaneo di esercitare la loro attività
imprenditoriale per la durata di un anno. Sono accusati di frode
fiscale e dichiarazione fraudolenta.
Le Fiamme Gialle inoltre hanno messo a segno un sequestro
preventivo per equivalente di beni immobili, disponibilità
finanziarie e partecipazioni societarie per un valore
complessivo di due milioni di euro. Le indagini – tuttora in
corso e coordinate dal pm della procura di Reggio Emilia Iacopo
Berardi – sono state avviate nel 2019 dopo una verifica fiscale
nei confronti di una società reggiana formalmente attiva nel
settore dell’installazione di impianti idraulici, riscaldamento
e condizionatori.
Dai primi accertamenti sono emerse le fatture passive emesse
da tre imprese fornitrici utilizzate – secondo le accuse – come
cosiddette ‘cartiere’, dedite al rilascio di fatture per
operazioni inesistenti. Dalle investigazioni poi sono state
identificate ulteriori sei società “cartiere” che avrebbero
emesso tra il 2016 e il 2019 fatture per operazioni inesistenti
e transazioni fittizie verso la società reggiana per un totale
di 6 milioni con conseguente evasione dell’Iva di 2 milioni.
(ANSA).
—
Fonte originale: Leggi ora la fonte