Famiglia di Rimini presenta due denunce sulla tutela del figlio adottivo autistico per sospetto di abusi e abbandono sanitario

Due genitori adottivi di Rimini, assistiti dagli avvocati Salvatore e Andrea Di Grazia, hanno presentato due esposti alla Procura per chiarire il passato del loro figlio, ora maggiorenne e affetto da sindrome autistica di primo livello. Le accuse, rivolte alla comunità in cui il ragazzo è stato affidato nel 2009, includono ipotesi di abusi su minori e abbandono sanitario.

Il ragazzo, nato in una comunità delle Marche da una madre con problemi psicologici e un padre condannato per pedofilia, ha mostrato fin da piccolo comportamenti problematici. Testimonianze, tra cui quella del fratello maggiore, indicano che il giovane potrebbe essere stato coinvolto in episodi di natura sessuale con adulti della stessa comunità. Con il passare degli anni, ha manifestato gravi disturbi comportamentali e psichici.

I genitori lamentano una mancanza di supporto adeguato da parte delle istituzioni sanitarie, segnalando difficoltà nel percorso diagnostico e terapeutico. Solo grazie a una perizia privata il ragazzo è stato inserito nel Centro per l’autismo “I Tigli” di Rimini, ma ancora senza un piano educativo strutturato. Attualmente, il giovane vive in isolamento e necessita dell’assistenza costante di adulti per le attività quotidiane.

Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Davide Ercolani, sono in corso. I carabinieri hanno già ascoltato il responsabile della comunità in cui il ragazzo ha vissuto nei primi anni di vita. La vicenda solleva molte questioni sulla tutela dei minori e sulla gestione delle strutture di accoglienza.