Fano. Bomba: scatta il piano di evacuazione

La bomba – 113 chili di potenza esplosiva – sarà recuperata con tutta probabilità nella mattinata del 4 marzo. L’ordigno è stato trovato circa 3 mesi fa da un contadino che abita vicino al circolo La Figurina. Stava arando un campo dove di solito coltiva orzo e grano per conto di una signora tedesca che ha un casolare a Roncosambaccio. La zona del ritrovamento è vicino a un laghetto, nei pressi di un piccolo maneggio e un centro di accoglienza immigrati. L’area transennata è nei pressi di Belgatto, praticamente lungo la strada che da Roncosambaccio va verso Gimarra, via Roncosambaccio numero 103. Vicino a Villa Giulia e al bosco delle cave. Il posto è difficile da raggiungere perchè vicino a un fosso. Il contadino cercava di lavorare la terra quando si è imbattuto in qualcosa che a primo impatto sembrava un grosso masso. Invece era una bomba di aereo inesplosa, risalente alla Seconda Guerra mondiale, molto simile a quella rinvenuta a San Costanzo e fatta esplodere sabato scorso. L’ordigno bellico di circa 80 centimetri per 30 sarà rimosso dalle 8 alle 13 circa. Le strade adiacenti saranno chiuse in quel lasso di tempo e soprattutto evacuate le persone, diverse decine. A parte il gruppo di immigrati, sarà un problema evacuare gli abitanti dei casolari limitrofi, molti dei quali anziani e non autosufficienti. Qualche anno fa quando fu trovata un’altra bomba, quella volta vicino all’attuale vigna di Morelli, la gente fu raccolta durante le procedure di recupero nella struttura dell’associazione culturale La Figurina che però questa volta rientra nel territorio da evacuare.

Il raggio d’azione è di circa un chilometro e abbraccia un vasto territorio. Di cui fanno parte anche un casolare appartenente a un’artista olandese, e un altro a una signora tedesca. L’ordigno, una volta recuperato, sarà poi fatto brillare probabilmente alla cava di Bellocchi come accadde anche con la bomba di qualche anno fa. Chi abita a Roncosambaccio e dintorni è preoccupato, perché a parte le persone che risiedono vicino all’ordigno e sanno la sua locazione, a tutti gli altri è stato negato di sapere dove si trova per evitare che curiosi si avvicinassero. Ma anche chi abita più in prossimità della zona a rischio non sa dove ripararsi: ci sono infatti persone anziane che ormai da anni non si allontanano dalla loro abitazione. L’unica certezza è che non saranno evacuati i cavalli e altri tipi di animali.

Intanto, da quando è stato scoperto l’ordigno, ogni giorno le forze dell’ordine passano per controllare che sia tutto a posto. La bomba è in un campo, protetta da un nastro adesivo colorato e dal recinto della proprietà privata. E per rendere la zona meno appariscente possibile è stato coperta da un cumulo di terra, facendo l’effetto montagnola. Ieri gli operatori della Protezione civile hanno iniziato a distribuire i volantini sulla data del recupero avvisando gli abitanti a organizzarsi per l’evacuazione. Anche ilristorante albergo Villa Giulia rientra nella zona di evacuazione. Il Comune ha poi avvertito i gestori del centro La Figurina che il 28 febbraio alle 18,30 un responsabile verrà a parlare ai cittadini di come comportarsi e attrezzarsi durante questo evento. Il Resto del Carlino