aAnche imprenditori fanesi coinvolti nella truffa ai siti di recensione. Qualche giorno fa a Giorgio Andrea Ricci, titolare del noto ristorante di pesce Cile’s, è arrivata una mail che puzza di frode.
“Buongiorno – si legge –, non c’è da meravigliarsi se avete ricevuto questa nostra proposta, è risaputo che il 99% delle recensioni scritte su TA (così nella mail si fa riferimento al social network, ndr) sono artefatte. Noi ci occupiamo nell’ottimizzazione del posizionamento di hotel e ristoranti nei principali siti di recensioni da ormai ben 2 anni, abbiamo centinaia di clienti sparsi in tutta Italia soddisfatti del nostro lavoro. Abbiamo la possibilità di far crescere la vostra attività in classifica e il vostro fatturato con recensioni genuine e scritte da potenziali veri utenti. Con solo 10 recensioni positive si sale sui vari siti di recensioni in maniera esponenziale con un immediato aumento dei clienti. Risultati garantiti al 1000 x 1000. Vi aiutiamo ad essere visibili. Affidati a noi, rilassati e aumenta i tuoi clienti. Le recensioni verranno rilasciate tutte con 5 palline: 10 recensioni € 120 e 20 recensioni € 210. Scriveteci e lasciate un recapito telefonico se siete interessati, intanto vogliate gradire i nostri più cordiali saluti”. In calce c’è tanto di norma di legge che ricorda come “qualsiasi modifica, inoltro, diffusione o altro utilizzo delle informazioni qui trasmesse da parte di persone e/o società diverse dai destinatari indicati è proibito ai sensi della legge 196/2003”.
Ciò nonostante Ricci ci ha inoltrato la mail proveniente da crm.serviziweb@libero.it dopo avergli risposto indicando il nostro numero di telefono come riferimento della figlia Alessandra. Un’ora dopo eravamo già stati contattati su Whatsapp: «Sto chiamando per quella mail riguardo TA». Non riusciamo che a parlarci per messaggio, facciamo troppe domande e lui dall’altro capo del telefono mangia la foglia. «Ha chiamato al fisso del ristorante uno con accento napoletano, chiedendo la conferma del numero di mia figlia Alessandra – racconta Cile -. Non c’eravamo né io né Alessandra, hanno risposto dalla cucina dicendo che non era quello. Però la truffa è evidente e la mail la spiega benissimo. Se voglio affossare qualche concorrente basta che faccio fare 10 recensioni negative con zero pallini e dal primo posto finisci all’ultimo. Come è successo a me con Tripadvisor». Per Cile’s c’è qualche cosa che non torna nelle recensioni che ha ottenuto su quel portale: su 609 sono 271 a definirlo eccellente, 225 molto buono, 55 nella media e 53 tra scarso e pessimo. «Per i primi due o tre anni ero sempre in testa alla classifica, poi nel 2008 improvvisamente ho ricevuto recensioni tremende – dice Ricci –. Leggendole però mi sono accorto che da me non c’erano neppure stati: parlavano di piatti che non ho nella carta. Con valutazione zero. Una cosa molto strana. Allora ho contattato quelli di Tripadvisor per denunciare la cosa… a parte il fatto che è stato complicatissimo raggiungerli, ma alla fine mi hanno risposto che ‘lo sanno e non si può fare nulla’. E così la concorrenza può continuare ad essere scorretta». Il Resto del Carlino
Tiziana Petrelli