Dopo la “Bomba” delle IENE scoppiata sui trasporti sanitari quello che risulta evidente aldilà della gravissima frode messa in atto dai consorzi che gestiscono il servizio è il fatto che tutto questo era stato denunciato già una prima volta alla procura nel 2010 ovvero be cinque anni fa. Ci dicono che le procure sono piene di denunce ma come si fa a non dare la massima attenzione e celerità nell’apertura delle indagini sulla Sanità, dato che la regione Marche spende in questo asse 3,7 miliardi di euro ovvero il 78% del proprio bilancio? Bilancio che è anche difficilmente controllabile da parte degli stessi organi di controllo regionale. Quindi quando si “aprono dei varchi” sotto la spinta di esposti è compito primario indagare e fare giustizia anche perché spesso questo è il campo di interazioni tra affari e politica. Nelle Marche rispetto ad altre regioni sembra ancora di essere all’anno zero, poi in quei rarissimi casi in cui si aprono le indagini dopo la “ bomba” si deposita sempre la polvere e più niente si sa. Speriamo che questo caso scatenato dalle IENE dia la svolta definitiva a qualche procura dormiente verso certi temi. Intanto sono passate diverse ore dal servizio trasmesso su Italia 1 e il silenzio è totale nelle stanze alte del palazzo.
Di Roberto Zaffini