Fano e Pesaro. Giornata del diabete, visite gratuite per tutti

Woman Performing Blood Test on Herself

FANO E PESARO. Anche le strutture ospedaliere di Marche Nord si appretano a celebrare la Giornata Mondiale del Diabete. E così venerdì 13 novembre le strutture di Diabetologia dell’ospedale Santa Croce di Fano e dell’ospedale San Salvatore di Pesaro avranno le porte spalancate: nel Distretto Sanitario di Via XI febbraio n.36 a Pesaro sarà aperta dalle ore 8.30 alle ore 12.30 mentre la Diabetologia di Fano, in collaborazione con la Croce Rossa Italiana e l’Associazione dei pazienti, via spetta al Padiglione A, piano terra dell’Ospedale Santa Croce, dalle 9 alle 13.

Sia a Pesaro che a Fano verranno effettuate, con accesso diretto e senza impegnativa rossa, la consulenza medica per la valutazione del proprio profilo di rischio metabolico, e lo screening  gratuitoper la rilevazione del tasso glicemico. Inoltre a Fano verrà somministrato un questionario diagnostico per scoprire la propria percentuale di rischio diabete da oggi ai prossimi 10 anni.

“E’ bene approfittare di questa giornata per conoscere una malattia silenziosa, almeno nella fase iniziale -spiegano i medici -, che può danneggiare lentamente cuore, occhi, nervi reni e vasi sanguigni. Con semplici ed economici mezzi è infatti possibile diagnosticare la presenza o il rischio di diabete e con pochi cambiamenti dello stile di vita è possibile prevenirlo o curarlo, almeno nella forma a maggiore prevalenza”.

Se fosse un’infezione la gente correrebbe a prendersi un antibiotico. Se fosse una frattura andrebbe dall’ortopedico. Ma essendo un “killer silenzioso” il diabete passa spesso inosservato distruggendo lentamente cuore, occhi, nervi, reni e vasi sanguigni. E’ proprio la sua apparente “invisibilità”, almeno nella fase iniziale, a farne la malattia cronica a più rapida crescita della storia dell’umanità. Un problema non di poco conto visto che, secondo le stime, nel 2030 la patologia riguarderà circa 435 milioni di persone.

“Per questo la lotta al diabete va affrontata sul fronte della prevenzione e della diagnosi precoce identificando le persone che rischiano di sviluppare la patologia, diffondendo il maggior numero di informazioni affinché ci sia sempre più consapevolezza di questo enorme problema socio-sanitario”

il Resto del Carlino