E’ stata la gelosia, alimentata dalla certezza che la moglie si fosse innamorata di un altro uomo residente in Albania, a far perdere il controllo al 40enne Arben Hoxha, che alcuni giorni dopo aver ucciso la moglie Marjiola di 32 anni, si sfoga nell’interrogatorio durato 3 ore davanti al gip esprimendo il pentimento per il gesto disumano, che a sua detta non avrebbe voluto compiere. Ad assistere Hoxha, il suo avvocato difensore Marco Baietta, che ha spiegato la dinamica dei fatti al Resto del Carlino:
«Il mio assistito — spiega il legale — ha risposto a tutte le domande piangendo ripetutamente al ripercorrere quei momenti tragici. Ma lui è convinto che sua moglie avesse una relazione extraconiugale. L’aveva vista in Albania chiudersi in bagno e cancellare dei messagini che aveva ricevuto da poco, e poi una volta in Italia aveva letto altri messaggi mandati da uno sconosciuto che faceva complimenti serrati alla moglie, parlando del suo corpo e della sua bellezza. Domenica scorsa, pochi minuti prima dell’irreparabile, il mio assistito ha raccontato di esser stato sul letto insieme alla moglie. L’ha supplicata di confessargli questa relazione ma lei negava ripetutamente. Questo ha indispettito ancor di più Hoxha, il quale ha spiegato di aver preso una cintura e di averla stretta intorno alla testa della moglie. Un gesto che poteva essere di minaccia ma che la donna ha subito disinnescato gettando via la cintura e continuando a dire che lui era un pazzo a pensare a certe cose. Eppure il mio assistito era convinto di esser tradito ed allora, è andato in cucina ed ha preso un coltello. Con questo ha detto di esser tornato in camera dove era distesa la moglie e di averglielo fatto vedere con tono minaccioso. Le ha chiesto di nuovo di confessare la relazione clandestina ma al nuovo rifiuto, si è messo in ginocchio sul letto e le ha dato due coltellate, una alla nuca e l’altra all’addome. Poi ha chiuso la porta a chiave ed è andato alla polizia a raccontare ciò che era accaduto poco prima in casa». Ha parlato dei figli? «Sì, è preoccupato anzi disperato. Non sa come e con chi potranno crescere i quattro figli (due gemelli maschi di sei anni e due femmine di 12 e 15 anni) e se vorranno ancora vederlo. Ha avuto più volte crisi di pianto». Ora l’albanese dovrà rispondere di omicidio premeditato.