Fano. Reparto analisi Ospedale Santa Croce. E’ un disastro … un cittadino racconta

prelievoPurtroppo la realtà è che le cose non peggiorano per mancanza di strutture o di soldi come ci vogliono far credere, ma per l’incapacità umana, quindi la professionalità e l’intelligenza di chi è preposto. Non mi riferisco solo ai capi o a chi sta al vertice, (….) ma sicuramente alla poca collaborazione ed all’interessamento anche dell’ultimo addetto.

Per mia sfortuna, per il controllo del diabete, mi reco al reparto analisi ogni tre mesi, ed ad ogni scadenza vedo le cose peggiorare in modo esponenziale.

Qualche mese fa si sono accorti che il sistema della doppia prenotazione era assurdo, e come per miracolo l’hanno cambiata. Ma come dicevo peggiorandola, creando addirittura il caos.

I fatti: alle ore 8,00 del 18/09/2015 prendo i numero 88 (alle 9 erano già 116 ) ed il numero era destinato ad aumentare nonostante l’inizio dei prelievi. In una stanza di circa mq. 50 eravamo stipati in più di 110 persone. Questo credo in barba ad ogni regolamento ed anche a quello dell’ASUR stessa sull’ igiene. Da tener conto che le persone che frequentano gli ospedali possono avere situazioni cliniche e necessità diverse rispetto a chi va a teatro o a ballare. La normativa prevede la densità di affollamento con coefficiente di 0,7 persone per mq. Oppure mq. 1,43 per persona. Quindi sicuramente, dato il super affollamento, non si è nella norma quindi locali non idonei. Il super affollamento è di tutti i giorni, anzi va aumentando.

La normativa obbliga che i locali per l’esecuzione delle prestazioni sanitarie non debbono essere inferiori ai mq. 12 e dotati di zona separata per spogliarsi. Le le 4 stanzine dove fanno i prelievi non superano i 4/5 mq. senza nemmeno un posto dove appoggiare un cappotto o borsa.

Sempre la normativa prevede una presenza di un medico durante lo svolgimento dei prelievi e una dotazione minima di pronto soccorso. Stamattina una donna incinta è svenuta. Su mio pronto allarme, sono intervenute le due infermiere dedite ai prelievi ed hanno adagiato e tenuta per terra per oltre 20 minuti senza una barella. Per terra sul nudo pavimento, come nei centri profughi !! Nemmeno una barella a disposizione. (….)

Tutto questo ha dell’incredibile, ma ancora più allucinante è stata la risposta di alcuni addetti. Quando ho fatto presente il peggioramento della situazione da un po’ di tempo a questa parte, mi hanno detto: per forza era prevedibile tutto questo, hanno tolto le convenzioni ai laboratori privati, ed ora tutta la gente viene da noi. Bene … ed i dirigenti, i capi ben pensanti, non dovevano prevedere questo ed adeguare il tutto di conseguenza? (….)

Credetemi mi sembrava di essere, considerando anche la temperatura di questi giorni e la calca della gente, in un suk del Marocco.

Tratto da una lettera ai quotidiani di Giannetto Paluzzi