Abbiamo appreso attraverso la nota augurale agli studenti che iniziavano il nuovo anno scolastico apparsa sui quotidiani locali fatta dal Sindaco Seri, con stupore prima, ed immediata indignazione che le lezioni al Liceo Scientifico Torelli di Fano l’inizio delle lezioni era stato rinviato di una settimana esatta facendo suonare la campanella del primo giorno di scuola per centinaia di alunni sette giorni dopo l’apertura ufficiale delle scuole, dal 14 settembre al 21 settembre.Tutto normale? Almeno per i più sembrerebbe, non avendo visto molti commenti per stigmatizzare il fatto al riguardo. A noi non sembra normale rinviare di una settimana le lezioni di centinaia di alunni, di un Liceo specialmente, che deve sviluppare programmi e contenuti importanti nel corso dell’anno scolastico.
L’appalto dei lavori risale al 2013 quindi anche se i lavori sono per necessità eseguiti in diverse tranche nel periodo di chiusura estivo della scuola, vi è stato tutto il tempo per la programmazione degli stessi.
In una nota del 10 settembre 2015 il Preside dell’Istituto prof. Samuele Giombi comunicava il posticipo dell’avvio delle lezioni, non senza sottolineare di aver continuamente monitorato l’andamento dei lavori e preoccupato per la tempistica degli stessi, abbia più volte inviato segnalazioni e sollecitazioni al riguardo alla Provincia ed alla direzione tecnica dei lavori.
Nell’imminente inizio delle lezioni non ha potuto fare altro che convocare le parti in causa Provincia, Comune, Asur, e ditta appaltatrice per constatare e far prendere atto dei ritardi dei lavori. A seguito della volontà sostenuta con forza dalla scuola di far eseguire le rilevazioni opportune (a garanzia degli studenti) in seguito alla realizzata bonifica amianto al fine di appurare la piena salubrità degli ambienti (avvenuta con il coinvolgimento di Asur e Arpam)
Le rilevazioni richieste viste le modalità di intervento di rimozione amianto che sono state eseguite e la mancanza di ogni tipo di incidente nell’esecuzione, non erano obbligatorie per legge; tuttavia la scuola ha insistito, trovando il consenso di Asur, affinché venissero svolte comunque.
Nella stessa giornata 10 settembre 2015 il Sindaco Seri prendendo atto della situazione emetteva la sua ordinanza la n.25 del 10/09/2015, in cui per sussistenza di pericolo igienico sanitario riteneva di rinviare l’inizio delle lezioni.
Di questo dobbiamo dare atto alla direzione scolastica ed al prof. Samuele Giombi dell’attenzione posta durante i lavori ed alla fine per garantire agli studenti un ambiente salubre e privo di pericoli ad accoglierli.
Prendere atto di una situazione e porvi rimedio è quanto una sana amministrazione dovrebbe fare. Quello che però dovrebbe fare è anche vigilare che le cose siano fatte nei tempi e nei modi dovuti, Provincia in primis che è la ditta appaltante e la proprietaria dei locali del Liceo.
Ora se solo il Preside monitorava i lavori e solo lui si è dovuto dar da fare per capire che gli stessi erano in ritardo ci chiediamo, chi ha appaltato i lavori ha fatto mai nessun controllo? Qualitativo, in termini di buone prassi, quantitativo in termini di avanzamento lavori.
I responsabili della Provincia di ieri data di appalto 2013 sono gli stessi che troviamo alla guida nei comuni di Fano e Pesaro oggi, che responsabilità hanno in questa vicenda? I burocrati della Provincia che cosa hanno fatto per monitorare l’andamento dei lavori affinchè gli stessi potessero essere portati a termine nei tempi previsti?
Sono domande a cui non avremmo risposte se non in termini di giustificazioni che lascerebbero solo amaro in chi le ascolta. Forse una magistratura accorta potrebbe capire cosa è successo veramente e dove sono state le mancanze e di chi.
Resta la beffa per centinaia di studenti che aspettandosi il primo giorno di scuola iniziare come per tanti altri centinaia di migliaia di studenti in ITALIA, se lo sono visto scippare da BUROCRATI E POLITICI incompetenti.
Resta l’amara constatazione che la politica è mancante di serietà, e di competenze adeguate, fine a se stessa e autoreferenziale.
da Alessandro Sandroni Portavoce comunale FdI-AN Fano |