Fatture false ed evasione, Gdf scopre una frode nel Reggiano

(ANSA) – REGGIO EMILIA, 22 DIC – Una frode fiscale milionaria
è stata scoperta dalla guardia di finanza di Reggio Emilia nella
Bassa Reggiana che coinvolge soggetti già coinvolti in ‘Aemilia’
e ‘Grimilde’, due delle inchieste contro la ‘ndrangheta al Nord
e in particolare in Emilia che hanno portato già a diverse
sentenze. Alcune società, pur apparendo formalmente
indipendenti, sono risultate collegate alle stesse società
beneficiarie della frode attraverso fatture per operazioni
inesistenti emesse tra il 2013 e il 2018 per un ammontare di
oltre 5 milioni di imponibile e di 1,5 milioni di Iva evasa.
    Le fiamme gialle della tenenza di Guastalla hanno svelato il
sistema fraudolento grazie a verifiche di natura fiscale e
controlli incrociati in particolare su tre imprese –
riconducibili agli stessi soggetti – nel settore dell’edilizia e
del trasporto merci su strada. Si tratta di aziende ‘fantasma’
che avevano il ruolo delle cosiddette ‘cartiere’, avendo sì
partita Iva e iscrizione alla camera di commercio, ma senza in
realtà fornire beni o prestazioni. Dalle indagini dei finanzieri
è emerso che per abbattere la base imponibile ottenendo risparmi
d’imposta (oltre 300.000 euro la compensazione stimata dei
debiti nei confronti dell’Erario) i presunti responsabili della
frode si sono avvalsi di vari ‘prestanome’ e di un consulente
fiscale di fiducia, tutti denunciati alla Procura in concorso
tra loro. (ANSA).
   


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