Arcuri è il commissario anti Covid, l’amministratore delegato di Invitalia, adesso anche l’incaricato del Governo per salvare l’Ilva di Taranto.
Cioè, è il capo della Task Forse che dovrebbe, da fine dicembre, organizzare la più grande campagna di vaccinazione della storia, gestire gli approvvigionamenti e i servizi per questa fase Covid, con 800 morti al giorno, con le zone rosse alle porte, dovrebbe poi prevenire la “terza ondata, e poi, contemporaneamente, salvare e rilanciare l’acciaio in Italia.
Che lui dice deve diventare “verde”, con forni elettrici, aria pulita, ect ect.
Bello!
Mamma mia.
Riassumiamo.
Da quando Arcuri fa il commissario:
1. C’erano poche mascherine, poi Arcuri ha fatto il piano con prezzi imposti e dopo poche ore le mascherine sparirono del tutto;
2. Si sono riaperte le scuole e si sono dimenticati di organizzare i trasporti ed e’ partita la seconda ondata con virulenza;
3. Aiuti e ristori che arrivano con comodo o non arrivano;
4. Il Paese con più morti in Europa e con la maggiore decrescita.
Dopo il piano per l’acciaio verde avremo ancora acciaio in Italia?
E come ci andrà con il piano per i vaccini?
Mamma mia.
Arcuri mi fa anche tenerezza. In pochi mesi gli sono venuti i capelli bianchi e si è anche appesantito un bel po’.
Non è una passeggiata.
Ma proprio per questo.
Come caspita fa un Governo a fare scelte del genere?
Ma come viene in mente di accentrare su un uomo tante responsabilità?
Dopo l’evidenza degli insuccessi, poi.
Ma come è possibile organizzare(?) cose che incidono sulla vita delle persone, delle imprese, di un intero Paese, così!
In questo modo!
Incredibile.
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Sergio Pizzolante
