Fermate nel week end tre vetture con targa sammarinese dalla Polizia Stradale di Rimini, ma ce ne saranno sicuramente altre di cui non sappiamo, chiedendo il motivo per il quale si stesse guidando un’autovettura sammarinese.
I casi parrebbero tre ed in tutti i tre casi gli agenti della Polizia Stradale, controllando da un computer-terminale, sapevano tutto di chi guidava; oltre alla data di nascita anche le partecipazioni societarie sammarinesi!
Il primo è il caso di un professionista italiano residente a San Marino da circa 10 anni che è stato fermato all’uscita dell’autostrada di Riccione sabato pomeriggio. Il professionista aveva una società a Rimini quando ancora era residente nella penisola italiana e che aveva chiuso prima dell’acquisizione della residenza a San Marino. Ebbene la Polizia Stradale oltre a sapere di questa società sapeva anche i nominativi di quelle che aveva aperto sul Titano, ed incredulo il professionista si è visto snocciolare tutta la sua vita. Erano informatissimi e sapevano tutte le informazioni su di lui! Alla fine di questa elencazione di dati gli hanno rivolto tantissime domande sulla vita e sulla sua professione.
Il secondo caso è quello sempre di residente a San Marino che era uscito dall’uscita autostradale di Rimini Sud. Anche a lui è successa la stessa cosa con le stesse dinamiche e modalità accadute al primo caso del professionista italiano residente a San Marino. Il terzo conducente è stato fermato alla guida di un’auto con targa sammarinese nella superstrada domenica pomeriggio ed anche per lui è accaduta la stessa cosa.
Ma il controllo da parte della Polizia Stradale, in tutti e tre i casi, è stato eseguito in maniera approfondita ovvero oltre a guardare sotto la ruota di scorta e il triangolo sono andati anche dentro nell’abitacolo e lo hanno ispezionato controllando ogni documento o pezzo di carta presente.
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