Fermi tutti, ecco lo smartphone Google

smartphoneLA CASA DI MOUNTAIN VIEW, GIÀ DOMINANTE NEI SISTEMI OPERATIVI CON ANDROID, LANCERÀ ENTRO FINE ANNO IL PRIMO PRODOTTO DI FASCIA ALTA CON IL SUO MARCHIO, INTERAMENTE DISEGNATO IN CASA NELL’HARDWARE E NEL SOFTWARE. FRA LE CASE RIVALI SCATTA LA RINCORSA AGLI UPGRADE, MENTRE L’ANTITRUST EUROPEO ANNUNCIA UN ATTENTO SCRUTINIO.

I l telefono di Google è in arrivo. Mountain View lancerà entro la fine del 2016 il suo primo smartphone: un modello di fascia alta interamente progettato in casa, sia dal punto di vista software che hardware. Una mossa che porterebbe ad una competizione diretta con iPhone di Apple, estendendo il raggio d’azione di Google anche nella progettazione e produzione di smartphone. Goggle produce già il sistema operativo Android, equipaggiato attualmente da quattro smartphone su cinque, prodotti da Samsung, Lg, HTC, Huawei e molti altri. Di questi, però, quasi solo Samsung è riuscita a guadagnare spazio nel segmento premium del mercato. Segmento in cui gli iPhone di Apple, nonostante il calo dell’ultimo anno, sono ancora leader. Google collabora anche direttamente alla creazione dei Nexus, dispositivi di fascia medio-alta a doppio marchio che vedono un’alternanza di produttori hardware: per i prossimi due modelli, ormai in arrivo, toccherà ad HTC. Neanche gli smartphone Nexus, però, sono mai riusciti a guadagnare la trazione necessaria a scalzare Apple, anche perché spesso troppo simili ai dispositivi di punta già nel catalogo della casa produttrice. Proprio l’obiettivo di portare sul mercato telefoni più innovativi, a quanto scrive il Telegraph , avrebbe spinto Google ad ispirarsi alla strategia top to bottom di Apple: progettare dall’alto oltre al software anche l’hardware, per avere maggiore controllo sul prodotto finale. Un’esigenza che la casa di

Android sembra voler soddisfare da tempo. Recentemente, ha assunto l’ex Motorola Rick Osterloh proprio per guidare la nuova divisione hardware, che si occuperà dei vari dispositivi: Chromebooks, Google Home, Chromecast e, ovviamente, gli smartphone. Appena lo scorso mese, il Ceo Sundar Pichai, in un’intervista con Walt Mossberg sul tema, aveva glissato sull’arrivo di un telefono con il brand Google, ma aveva rimarcato l’intenzione del gruppo di voler continuare l’esperienza Nexus, ma con un maggior “impegno e maggior fermezza” nella progettazione. Il nuovo smartphone potrebbe dunque essere un’evoluzione del Nexus, in cui le case partner verranno scalate da co-produttrici a semplici esecutori del progetto di Google, in un rapporto simile a quello che intercorre tra Apple e Foxconn. In effetti, un report di un mese fa a cura di Information, si segnalava proprio l’intenzione di Google di adottare un approccio più Apple-like ai Nexus, e di come il demansionamento previsto avesse causato malumori tra le terze parti. Il marchio sarà solo Google. L’arrivo degli smartphone con cotanto marchio potrebbe alterare gli equilibri esistenti tra i tanti venditori di terminali Android. L’apertura del sistema operativo a produttori esterni ne ha decretato il successo, permettendo alla piattaforma di arrivare a conquistare oltre l’80% del mercato degli smartphone, sebbene con una preminenza nei prodotti a basso prezzo (e margine). Adesso, però, la crescente frammentazione del mercato Android – diviso tra centinaia di proposte è avvertita come più come un ostacolo da superare che un vantaggio. In particolare, la proliferazione di smartphone Android è vista come un freno alla diffusione delle innovazioni della piattaforma apportate da Google. A partire dagli aggiornamenti software, i cui tempi di adozione – se e quando questa avviene – variano di modello in modello, visto che la distribuzione è affidata alle singole case produttrici. Che, per motivi di costi, spesso saltano intere generazioni del sistema operativo, riservando le novità ai soli nuovi dispositivi, spezzettando ulteriormente la piattaforma. Una situazione che danneggia la percezione del tasso di innovazione di Android, e che va corretta soprattutto nella fase attuale, vista la debolezza relativa di Apple e la crescente saturazione del mercato smartphone, che necessità di uno sforzo in più per differenziare il prodotto. Se è vero che l’arrivo sul mercato di un telefono prodotto in solitaria da Google potrebbe alterare le relazioni con gli altri venditori di terminali Android, però, è altrettanto vero che si tratterebbe solo di un’accelerazione di un processo già in atto da qualche tempo. Molte terze parti, infatti, iniziano a dare segni di insofferenza. E qualcuno ha già iniziato a prepararsi all’eventualità di un cambiamento. Samsung, ad esempio, ha rilasciato da tempo Tizen, un sistema operativo alternativo ad Android, basato su un Os GNU/Linux prodotto inizialmente da Nokia, da destinare agli smartphone dei mercati emergenti. Il secondo modello – il Samsung Z3 – è uscito in India lo scorso ottobre. Secondo “Information”, anche Huawei sarebbe al lavoro su un nuovo sistema operativo, per la cui interfaccia avrebbe assunto un’ex di Apple, Abigail Brody. L’obiettivo di entrambe le società sembra essere quello di crearsi un paracadute in caso le condizioni imposte da Google per l’utilizzo dei servizi Android diventassero troppo onerose. Che già adesso sono sotto la lente di ingrandimento dell’Antitrust europeo. Le conclusioni preliminari della Commissione parlano di violazione per abuso di posizione dominante: “Google – si legge – ha implementato una strategia sui device mobili per preservare e rafforzare il suo dominio nella ricerca su Internet”, obbligando i produttori di smartphone e tablet che vogliono installare il Play Store sui loro device a installare anche Google Search, impostandola come motore di ricerca principale, e il browser Chrome della casa. L’ennesima battaglia legale tra la Unione Europea e la società americana, cui il nuovo Google Phone potrebbe dare una nuova dimensione. 1 2 3 I NUOVI PRODOTTI Nelle foto: lo smartphone Google Nexus 5x, “prototipo” dei nuovi cellulari Google (1); due modelli di Huawei (2); un’immagine “interpretativa” del nuovo iPhone 7 che dovrebbe uscire entro la fine dell’anno (3) Le attuali quote di mercato degli smartphone: come si vede Android (montato su Samsung e altri) ha già una fetta molto rilevante, che ora Google vuole consolidare con il suo marchio

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