Ferrara. La trovano senza vita in bagno. Il decesso risale a oltre tre mesi fa

Era sul pavimento del bagno, accucciata su se stessa. Il corpo in avanzato stato di decomposizione, praticamente irriconoscibile. Stava lì, a 56 anni compiuti (non forniremo le sue generalità), da oltre tre mesi senza che nessuno si accertasse del suo stato o la cercasse. Malore o suicidio, nessun atto violento. Una morte per solitudine quella che i vigili del fuoco e i carabinieri del Radiomobile e di Giovecca hanno riportato alla luce ieri all’ora di pranzo dall’abitazione al civico 6 di via Pescherie Vecchie, strada che corre parallela a Carlo Mayr.

L’allarme. «L’abbiamo vista l’ultima volta a dicembre, prima di Natale – racconta Antonio della locanda Erisa, di fronte all’abitazione della donna – Eravamo preoccupati, convinti fosse da qualcuno, da un parente, Mai avremmo pensato ad una fine del genere».

E proprio dal telefonino di Antonio, ieri, è partito l’allarme. «Erano più o meno le 9 – riprende il ristoratore –, prima sono arrivati i vigili a farci alcune domande. Poi i carabinieri». Il citofono dell’abitazione al piano terra non dava nessuna risposta, così i vigili del fuoco hanno deciso di forzare l’ingresso ed entrare nell’abitazione intrisa di un odore nauseabondo. Nel bagno poi l’inferno. «Era una donna socievole, – continua Antonio – sempre molto gentile, ci siamo conosciuti non appena siamo arrivati qui a giugno. La incontravamo tutti i giorni, usciva spesso per una passeggiata in bicicletta. Da noi a mangiare non è mai venuta ma è capitata a prendere qualche pietanza da asporto».

SOLITUDINE. Era sempre da sola, a volte qualcuno la aiutava con la spesa. Nulla di più. Con la famiglia e il fratello, da tempo, non aveva rapporti. «Non ci sentivamo da mesi – ricorda proprio quest’ultimo con un filo di voce ricordando i numerosi problemi passati dalla 56enne –, ogni tanto passavo da casa e vedevo le finestre aperte ma non sono mai entrato». Nell’appartamento c’era ancora l’albero di Natale fatto con tutti gli addobbi. «Era una brava persona – dice un vicino sotto choc –, ma nonostante vivesse qui da tanti anni, ha sempre preferito la solitudine». Il corpo è stato trasferito in Medicina legale, ora si attende la causa della morte. Il Resto del Carlino