Nel giorno in cui l’Italia celebra il 79° anniversario della nascita della Repubblica, il presidente Sergio Mattarella ha rivolto un messaggio carico di significato al Capo di Stato Maggiore della Difesa, Luciano Portolano. Le sue parole rievocano lo spirito del 2 giugno 1946, quando il popolo italiano, con un voto libero e universale, scelse la Repubblica, ponendo fine alla monarchia e inaugurando una nuova era di libertà, democrazia e pace.
“Valori – ha sottolineato il Capo dello Stato – che oggi come allora fondano la nostra comunità civile, ispirano l’azione delle istituzioni e sono al centro dell’impegno quotidiano delle Forze Armate, dentro e fuori i confini nazionali”. Un impegno, ha ricordato Mattarella, che si esercita in uno scenario sempre più complesso, dove “crescenti minacce richiedono cooperazione e solidarietà in sede europea e atlantica”.
Accanto al presidente della Repubblica, anche la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha voluto rendere omaggio al significato profondo di questa giornata: “Celebrare il 2 giugno significa onorare chi ha dato la vita per difendere l’Italia e chi la serve ogni giorno con coraggio e silenzioso orgoglio. Essere italiani vuol dire appartenere a qualcosa di grande, che va difeso, amato, trasmesso”.
Sulla stessa linea il messaggio del presidente del Senato Ignazio La Russa, che ha ricordato come la nascita della Repubblica abbia sancito la centralità della Costituzione e la sovranità popolare, elementi fondamentali della nostra identità democratica.
Il presidente della Camera Lorenzo Fontana ha voluto sottolineare invece il valore storico di quel voto anche per l’emancipazione femminile, ricordando che per la prima volta le donne italiane parteciparono alle urne ed elessero 21 deputate all’Assemblea Costituente. “Il 2 giugno segna l’inizio di un cammino – ha detto – costruito sul coraggio di ricominciare dopo la guerra e su un patto civile che ancora oggi orienta la nostra vita democratica”.
Una giornata che unisce memoria e impegno, simbolo di un’Italia che non dimentica le proprie radici e che continua a guardare avanti, forte dei suoi valori fondanti.