Festa Roma: Giallini, principe di una Roma che non c’è più

(ANSA) – ROMA, 15 OTT – Non poteva essere che Marco Giallini
IL PRINCIPE DI ROMA di Edoardo Falcone, un uomo ricco e
piuttosto basico concentrato solo su di sé, protagonista della
commedia che passa oggi alla Festa di Roma nella sezione Grand
Public. Ci troviamo nella Roma del 1829 e Bartolomeo (Giallini)
è ad un passo dal realizzare il suo sogno: diventare finalmente
nobile, addirittura principe. Un titolo che non gli spetta, ma
che è pronto a comprare stringendo un accordo segreto con il
principe Accoramboni (Sergio Rubini) prendendo in moglie sua
figlia (Liliana Bottone). Ma Bartolomeo, per recuperare il
denaro da dare al principe, si troverà alle prese con dei
fantasmi, da Giordano Bruno (Filippo Timi) a Beatrice Cenci
(Denise Tantucci) fino a Papa Borgia (Giuseppe Battiston), un
viaggio a cavallo tra passato, presente e futuro che lo porterà
a redimersi.
    “Mi è piaciuto molto fare questo film in costume, tra carrozze e
cavalli. Sono entrato poi nella parte anche con gli spiriti, lo
vedo un film alla Luigi Magni – dice Giallini -, ma Roma oggi
dove sta? Io non ci vengo più volentieri, abito sul raccordo. La romanità non c’è più. Si trova solo nelle mura, nelle rovine,
nell’architettura. La romanità come atteggiamento non la sento
più, un tempo c’era la solidarietà, le persone avevano un cuore
grosso. Oggi – continua l’attore ora sul set della serie NON CI
RESTA CHE IL CRIMINE – c’è solo l’ego, la persona che si fa le
foto e le mette sui social.”. (ANSA).
   


Fonte originale: Leggi ora la fonte