
(ANSA) – BOLOGNA, 08 SET – Accogliendo la richiesta della
difesa, il Gip di Bologna Letizio Magliaro ha concesso gli
arresti domiciliari a Davide Bacci, imprenditore arrestato la
settimana scorsa nell’inchiesta di Procura e carabinieri sui
festini a base di cocaina, durante i quali sarebbe stata indotta
alla prostituzione una 17enne. Esce dal carcere, dunque, l’unico
degli otto indagati sottoposti alla misura custodiale più
restrittiva e va ai domiciliari a casa del padre, dove si
ritiene sia superato il rischio di reiterazione del reato da
parte del proprietario della casa di Pianoro, agli atti come ‘Villa Inferno’, che ha dato il nome all’operazione.
Soddisfatti i legali di Bacci, gli avvocati Roberto D’Errico
e Giovanni Voltarella: “Siamo contenti – hanno detto – che sia
stato riconosciuto un principio di equità con gli altri
indagati. Ora continueremo il nostro lavoro di studio sulle
carte in attesa di valutare se rivolgerci al Riesame”.
Bacci aveva scelto di avvalersi della facoltà di non
rispondere. Domani sono in programma gli interrogatori di
garanzia degli altri sei raggiunti da misure cautelari, tra cui
l’ex candidato della Lega Luca Cavazza e Fabrizio Cresi, ai
domiciliari. (ANSA).
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