Ho già visto questo film una volta.
Anzi, la prima volta che l’ho visto ero nel film.
Sette anni fa circa, l’Italia era nel baratro, il Covid si chiamava Spread, si era votato ma non c’era una maggioranza omogenea, scadeva il Presidente della Repubblica, ma non c’era una maggioranza per eleggerne uno nuovo, si poteva tornare a votare, ma non c’era una legge elettorale funzionante, perché quella in vigore era stata decapitata dalla Consulta.
Che fare? Berlusconi si accorda con Bersani(Bersani!!), semplifico molto, ma la sostanza è questa.
Rieleggiamo Napolitano, che viene in Parlamento a dirci che siamo tutti dei deficienti, che il Paese è nel baratro e che bisogna mettersi insieme per salvarlo.
Fu fatto.
Poi, un Paese deficiente, una legge deficiente, la Severino, un partito incosciente, cacciano Berlusconi dal Senato.
Quindi?
Quindi, si scatena il finimondo, quel Paese in crisi, esce dalla prospettiva. È di nuovo guerra pro e contro Berlusconi.
La politica, il Paese, la crisi, escono di scena.
Guerra fra bande. Ovunque.
Dentro Forza Italia di più.
Gli uomini e le donne intorno al Cavaliere, contro i ministri del cavaliere.
Allora erano 5, oggi sono 3.
Oggi sono il Covid, la crisi pandemica, la crisi economica, che passano in secondo piano.
Ieri contro gli Alfano c’erano Brunetta, Carfagna, Gelmini. Fra gli altri.
Oggi contro Carfagna, Brunetta, Gelmini, c’è la RONZULLI.
Com’era? La storia si tramuta in farsa.
Sergio Pizzolante