Guardia di finanza e Fisco avranno le mani libere su San Marino. La svolta e’ arrivata ieri con la sentenza del tribunale commissariale e civile della Repubblica del Titano che ha concesso il via libera alla giustizia italiana per acquisire documenti contabili e bancari. L’indagine era stata avviata dalla procura di Roma nel 2007, dopo che la Guardia di finanza aveva riscontrato l’esistenza di una associazione a delinquere transnazionale finalizzata all’abusivismo finanziario e dei servizi di investimento, al trasferimento fraudolento di valori e al riciclaggio attraverso il reimpiego di denaro anche in attivita’ economiche e finanziarie. Dai primi riscontri, hanno spiegato le Fiamme Gialle, era emersa una vasta ramificazione dell’associazione criminale all’interno del sistema finanziario italiano, in particolare nel settore delle “fiduciarie statiche”.
Il sistema, si legge in un articolo di MF, si articolava attraverso societa’ fiduciarie e finanziarie di San Marino e “societa’ non meglio indicate” di Madeira (Portogallo) e di Vanuatu (isole del Pacifico). In seguito alla rogatoria internazionale dell’Italia, la magistratura del Titano aveva effettuato perquisizioni e sequestri. A nulla sono valsi i ricorsi degli indagati che si sono visti respingere le istanze in tutti i tre gradi della giustizia sammarinese. La decisione “costituisce un originale e nuovo preciso riferimento nei rapporti di collaborazione internazionale tra Italia e San Marino”, hanno spiegato dal nucleo speciale di polizia valutaria delle Fiamme Gialle. red/vz