Dall’analisi scaturita dal report del Fondo monetario “non c’e’ affatto da stare allegri”. Il documento infatti rafforza la convinzione di Rete-Mdsi che “negli ultimi dodici mesi la situazione del Paese si e’ ulteriormente aggravata”. In una nota la coalizione di minoranza riprende gli aspetti piu’ critici evidenziati nella relazione che la delegazione Fmi ha redatto nei giorni scorsi, a conclusione della visita sul Titano. In primis, il dato del rapporto debito -Pil: “Siamo passati dal 20% al 55-56%- stigmatizza Dim- in meno di un anno e’ cresciuto di 35 punti percentuali”. E causa di questa crescita vertiginosa e’, come indica lo stesso Fmi, il bilancio da 534 milioni di perdita di Cassa di Risparmio. “Un bilancio- prosegue la nota- che la nostra coalizione, fin da subito, ha disconosciuto e che oggi, a maggior ragione, chiediamo sia rivisto e rimesso in discussione”. Rete-Mdsi puntano quindi il dito contro il bilancio di Cassa di Risparmio che “poco c’entra con la crisi mondiale e la mala gestione precedente- mandano a dire- ma confezionato su misura dall’ex Cda con scopi liquidatori”. Una volta approvato “quello scempio da 534 milioni di perdita- prosegue la nota- presidente e Cda si sono immediatamente dimessi”. Non solo: “Oggi il Fmi certifica che spalmare quel debito su 25 anni non si puo’- puntualizza la coalizione Dim- perche’ quella cifra ricade da subito e per intero sul bilancio dello Stato”. In definitiva, “con quel bilancio, in cui sono stati contabilizzati come irrecuperabili anche crediti che in realta’ si stanno recuperando- tirano le somme i civici- si mina in maniera incontrovertibile la sostenibilita’ del nostro sistema, lo si indebolisce e lo si espone agli avvoltoi della finanza”. Il tutto sembra l’esito di una strategia pianificata: “Tappa dopo tappa- ipotizza infatti Dim- il governo ha costruito la strada per arrivare al debito estero, far credere ai cittadini che sia l’unica strada percorribile”. (Cri/Dire)
