Le portaerei sono ancora un’arma capace di fare la differenza nella guerra contemporanea oppure si avviano verso la strada del tramonto, quali enormi e costosissimi vettori divenuti facili bersagli per i nuovi sistemi missilistici e i sottomarini killer?
A cento anni dalla nascita dei primi vettori aeronavali, la portaerei britanniche classe Glorius convertite su scafi mercantili e dotate di un ponte per il lancio e il recupero di velivoli navalizzati come i biplani da caccia Sopwith Pup e Camel 2F.1, e dal loro primo impiego operativo, il raid lanciato sulla base di dirigibili zeppelin di Tondern nel luglio del 1918; ci si interroga sulla loro obsolescenza. Proprio adesso che tutte le maggiori potenze mondiali stanno impegnando ulteriori enormi sforzi e investimenti per dotarsi di vettori all’avanguardia come le nuove portaerei inglesi classe Queen Elizabeth, le superportaerei americane classe Gerald R. Ford, e le portaerei di nuova generazione in via di progettazione da Francia, Russia , Cina.
Credit: Il Giornale.it