FINTI AGENTI PER RUBARE DROGA ARRESTATI A RIMINI

(www.abruzzoweb.it) Un assistente capo della polizia penitenziaria in servizio nel carcere di Sulmona (L’Aquila), F.G., 48 anni, è stato arrestato dai carabinieri di Riccione insieme a un agente di commercio di Vittorito (L’Aquila), P.P., 40 anni, già conosciuto dalle forze dell’ ordine, per concorso in furto aggravato di ecstasy all’interno di una nota discoteca della riviera romagnola.

Secondo quanto ha reso noto il Comando provinciale di Rimini, verso le 5.30  di ieri i due, qualificandosi come poliziotti, sono e

Un assistente capo della polizia penitenziaria in servizio nel carcere di Sulmona (L’Aquila), F.G., 48 anni, è stato arrestato dai carabinieri di Riccione insieme a un agente di commercio di Vittorito (L’Aquila), P.P., 40 anni, già conosciuto dalle forze dell’ ordine, per concorso in furto aggravato di ecstasy all’interno di una nota discoteca della riviera romagnola.

Secondo quanto ha reso noto il Comando provinciale di Rimini, verso le 5.30  di ieri i due, qualificandosi come poliziotti, sono entrati nei bagni del ‘Cocoricò’, dove poco prima gli addetti alla vigilanza avevano bloccato un giovane che teneva in mano una confezione di cellophane, ipotizzando che fosse droga.

L’agente di polizia penitenziaria ha esibito frettolosamente la propria tessera personale di riconoscimento, poi i due hanno preso in consegna il giovane, intimando ai vigilanti di allontanarsi e sostenendo che avrebbero proceduto loro per trovare la droga.

Qualche minuto dopo i presunti poliziotti sono usciti dai bagni assieme al ragazzo e si sono diretti verso la pista da ballo, ma sono stati notati dalla security mentre lasciavano andare via il ‘fermato’.

A quel punto gli addetti alla sicurezza, insospettiti, hanno chiesto l’intervento dei carabinieri, già presenti per controlli nel locale, che hanno arrestato i presunti colleghi mentre l’agente di commercio cercava di disfarsi degli involucri rubati poco prima al giovane, che nel frattempo si era dileguato.

Gli involucri contenevano una modica quantità di ecstasy (Mdma), che è stata sequestrata.

ntrati nei bagni del ‘Cocoricò’, dove poco prima gli addetti alla vigilanza avevano bloccato un giovane che teneva in mano una confezione di cellophane, ipotizzando che fosse droga.

L’agente di polizia penitenziaria ha esibito frettolosamente la propria tessera personale di riconoscimento, poi i due hanno preso in consegna il giovane, intimando ai vigilanti di allontanarsi e sostenendo che avrebbero proceduto loro per trovare la droga.

Qualche minuto dopo i presunti poliziotti sono usciti dai bagni assieme al ragazzo e si sono diretti verso la pista da ballo, ma sono stati notati dalla security mentre lasciavano andare via il ‘fermato’.

A quel punto gli addetti alla sicurezza, insospettiti, hanno chiesto l’intervento dei carabinieri, già presenti per controlli nel locale, che hanno arrestato i presunti colleghi mentre l’agente di commercio cercava di disfarsi degli involucri rubati poco prima al giovane, che nel frattempo si era dileguato.

Gli involucri contenevano una modica quantità di ecstasy (Mdma), che è stata sequestrata.