I due croati infliggono la quarta sconfitta in campionato ai bianconeri. Ad Allegri non basta Higuain, con Dybala che spreca il 2-2 nel finale.
Forse il campionato è virtualmente riaperto. Poi è vero che la Juventus deve recuperare una gara (contro il Crotone), però la classifica dice Roma che tallona la Juve di un punto e Juve che esce dal Franchi imbambolata e tramortita da una Fiorentina che fin dalle prime battute ha messo qualità, perseveranza e imprevedibilità con due uomini dietro alla punta, cosa che Allegri ha abbandonato tornando ad un antico (il 3-5-2 iniziale) che non ha dato certezze come una volta. Gol di Kalinic e di Badelj, piccola illusione di Higuain: viola da urlo, Juventus che finisce con tutte e quattro le punte in campo, che comanda ancora il campionato ma col fiato addosso. Più di prima.
VENTURA, SPECCHIO, VECINO — Presente il c.t. Ventura, presentissima e spettacolare la coreografia della Fiesole, ecco che all’ultimo (o quasi) Paulo Sousa decide per il 3-4-2-1, Bernardeschi e Borja Valero dietro alla punta acuminata che è ovviamente Kalinic, in odor di mercato e di Cina. Max Allegri (senza uomini di destra di ruolo) fino all’ultimo ha avuto il dubbio se mantenere o meno la difesa a 4: ma quando Chiellini si è ristabilito dalla febbre, ecco l’impianto di una volta (il 3-5-2) con fuori Miralem Pjanic e dentro Cuadrado sulla destra; dall’altra parte, dentro Alex Sandro rientrante dall’infortunio e davanti la coppia HD, Higuain-Dybala. Il primo brivido è di Vecino che si spinge solitario verso Buffon e lo impegna in una parata tuffata. Siamo all’ottavo e la Juve si era fatta vedere giusto con un sussulto di Higuain, pescato però in fuorigioco. Poi, sale ancora Vecino: dribbling in area, botta secca, palo esterno. E’ più viola, in questo momento, la serata al Franchi. Anche perché Buffon deve intervenire pure su una botta di Chiesa al 10’.