KALINIC e Ilicic stendono il Chievo, la Fiorentina resta con le prime e Sousa fa correre sempre gli stessi, compreso Borja con i polmoni di riserva e i neuroni sfiancati: segnale chiaro anche in prospettiva mercato, il prossimo obiettivo per esercitare il diritto a sognare. Previsti due, probabilmente tre colpi di uncinetto per allungare una coperta che si è ristretta da quando Sousa ha accorciato il materiale di consumo. Ma intanto la Fiorentina sogna abbastanza, il secondo posto è un risultato che alimenta orgoglio e voglia di non sciupare l’occasione alla luce del miglior risultato prenatalizio dell’era Della Valle, mai secondi in classifica a questo punto della stagione.
PER BATTERE il Chievo sono bastati pochi colpi di acceleratore: decisivo su entrambi i gol Bernardeschi in versione suggeritore nel contesto di una prestazione molto ordinata. Kalinic (20’) è stato bravo soprattutto nel movimento per smarcarsi, sul destro basso il portiere Bizzarri non ha fatto una gran figura facendosi passare un po’ goffamente la palla sotto le gambe; resta comunque agli atti il gol numero 9 in campionato per stuntman-Nikola, preferito ancora una volta a Babacar e Rossi. Zero minuti in due. Pepito si è scaldato a lungo sotto la Fiesole, che gli ha dedicato cori molto affettuosi, ma in molti ormai vedono il suo futuro lontano da Firenze. «E’ una questione delicata», ha ammesso Andrea Della Valle. Ilicic ha raddoppiato (32’) trottando a destra dopo l’innesco di Bernardeschi e inventadosi una soluzione balistica di gran pregio (incattivita da una deviazione). Ora un po’ di pausa, entrano in campo gli uomini mercato.
Resto del Carlino