Fisica sotto processo alla Malatestiana: il 30 maggio torna a Cesena il “Processo Popolare” della Scuola Estiva dell’Università di Urbino

Venerdì 30 maggio alle ore 17:00, nella suggestiva Sala Lignea della Biblioteca Malatestiana di Cesena, andrà in scena un evento unico nel suo genere: il Processo Popolare della Scuola Estiva di Filosofia della Fisica dell’Università di Urbino. Un appuntamento che coniuga scienza, filosofia e partecipazione pubblica, in una formula originale e coinvolgente che mette “sotto accusa” i grandi concetti della fisica moderna.

Giunta alla sua ventottesima edizione, la Scuola Estiva – organizzata dal Dipartimento di Scienze Pure e Applicate dell’Ateneo urbinate – ha mantenuto a Cesena una delle sue iniziative più affascinanti, capace di avvicinare il pubblico ai grandi interrogativi della fisica teorica: un processo pubblico in cui filosofi, fisici, giudici e spettatori si confrontano sul banco degli imputati.

Quest’anno al centro del dibattimento ci sarà un tema tanto controverso quanto affascinante: “Il caso della gravità quantistica. Si può fare fisica senza esperimenti?”. Una questione che scuote la comunità scientifica da decenni, e che sarà analizzata in forma teatrale e critica attraverso lo schema del processo: con giudice, accusa, difesa e pubblico votante.

Il giudice Mario Alai sarà chiamato a dirimere il conflitto tra le opposte posizioni dell’Accusa (Vincenzo Fano e Niccolò Covoni) e della Difesa (Mario Sanchioni ed Enrico Cinti). Un processo che vedrà il coinvolgimento diretto del pubblico, chiamato a esprimersi sulle tesi in campo: è ancora possibile fare scienza con pochissimi dati sperimentali? La fisica teorica può reggersi sulle sole ipotesi?

Come spiega il professor Vincenzo Fano, Direttore del CIRFIS e tra i protagonisti dell’evento:

“La meccanica quantistica e la relatività generale sono le due colonne portanti della fisica moderna, ma non sono compatibili. Dove collidono? Ai confini dell’infinitamente piccolo e dell’infinitamente grande. Il problema? Non possiamo fare esperimenti in quei regimi. Ma possiamo comunque fare scienza?”.

L’incontro è parte di un programma sostenuto dal Comune di Cesena – Assessorato alla Cultura e volto a rilanciare in città le attività legate alla filosofia e alla storia della fisica, che tra gli anni ’80 e 2000 resero Cesena un riferimento internazionale per gli studi sui fondamenti della scienza.

Il prossimo appuntamento sarà il 4 e 5 ottobre, con un convegno nazionale in occasione del 40° anniversario del simposio sul Paradosso della Realtà Fisica del 1985. Sarà anche presentato il libro “Al Cabaret Quantistico” di Franco Pollini e Gino Tarozzi, con letture affidate a Roberto Mercadini, Raffaella Marotti e Gabriele Marchesini.

Un’occasione per avvicinare il grande pubblico a temi profondi e complessi, con leggerezza, rigore e spirito critico: la scienza come teatro del pensiero, e Cesena ancora una volta sua appassionata palcoscenico.