
Florim, azienda che da quasi 60 anni produce superfici ceramiche per tutte le esigenze dell’edilizia, dell’architettura e dell’interior design, ha pubblicato la dodicesima edizione del suo bilancio di sostenibilità. Il profilo economico evidenzia gli oltre 300 milioni di euro investiti dal Gruppo negli ultimi cinque anni, dei quali 40 solo nel 2019.
Negli ultimi otto anni sono stati inoltre effettuati investimenti in ambito green per oltre 45 milioni di euro al fine di rendere l’azienda, con un passato radicato nel distretto ceramico di Sassuolo (Modena) ed un presente da trend setter internazionale del settore, sempre più sostenibile e ridurre l’impatto ambientale. Tra gli importanti risultati raggiunti: 100% sul recupero delle acque reflue di produzione e degli scarti crudi di produzione e, in condizioni ottimali, il fabbisogno di energia elettrica di tutti gli stabilimenti italiani autoprodotto al 100%. Le azioni intraprese da Florim nell’ultimo anno confermano quindi una strategia aziendale basata su due driver inscindibili: innovazione e sostenibilità.
“Mentre scrivo sono ancora evidenti i segni dell’emergenza che abbiamo dovuto fronteggiare i cui effetti drammatici, sotto il profilo sanitario, sociale ed economico, avranno ripercussioni a livello mondiale”, ha sottolineato il presidente, Claudio Lucchese, nella lettera agli stakeholder.
“La nostra azienda ha cercato di attenuarne la portata, adottando in primis le opportune misure a tutela della salute dei propri dipendenti e avviando in parallelo iniziative di grande solidarietà nei confronti della comunità. Pur consapevole della gravità degli impatti – ha aggiunto Lucchese – che l’attuale situazione avrà sull’economia e sul settore ceramico, sono fiducioso che il Gruppo Florim sia, e sarà, in grado di affrontare il presente e il futuro, con serenità e consapevolezza”.
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