
Di fronte ai livelli di debito elevati e costi di finanziamento in crescita, la politica dovrebbe dare la priorità a misure mirate a tutela dei più deboli. Lo afferma il Fmi, sottolineando che il debito pubblico globale “resta elevato al 91% del pil nel 2022”, circa 7,5 punti percentuali in più rispetto ai livelli pre-pandemia.
I governi devono tutelare le famiglie e basso reddito e assicurare il loro accesso al cibo e all’energia ma anche anche mantenere una politica di bilancio rigorosa in modo che non sia in contrasto con quella monetaria. Lo afferma il Fmi nel Fiscal Monitor sottolineando che “il consolidamento di bilancio invia un forte segnale sul fatto che c’è un allineamento nella lotta all’inflazione e questo riduce i rialzi dei tassi necessari per mantenere ancorate le aspettative di inflazione”.
Il debito pubblico italiano continuerà per i prossimi anni la sua parola di calo e, nel 2027, si attesterà al 142,5% del pil. Lo prevede il Fmi nel Fiscal Monitor, nel quale stima che il deficit scenderà al 3% del pil nel 2025.
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