L’ultima consultazione del Fondo Monetario Internazionale, unitamente alle recenti valutazioni delle agenzie di rating, disegna per San Marino un quadro complesso, ma indubbiamente positivo. L’FMI ha elogiato la resilienza dell’economia sammarinese e i progressi ottenuti negli ultimi anni, risultati che si inseriscono in un contesto globale segnato da sfide senza precedenti: pandemia, crisi energetica, inflazione e conflitti geopolitici. A tali riconoscimenti si aggiunge il giudizio delle principali agenzie di rating, tra cui S&P e DBRS Morningstar, che hanno assegnato a San Marino il livello BBB-, equivalente a un investment grade. Fitch, pur migliorando il rating a BB+, si mantiene su una posizione più conservativa, una discrepanza che il governo intende colmare attraverso un dialogo costruttivo e ulteriori riforme.
Il report del FMI non solo riconosce il miglioramento della gestione del debito pubblico, sceso dal picco del 2020-2021, ma sottolinea anche i benefici di una politica fiscale prudente, caratterizzata da un saldo primario positivo e da un’efficace riduzione degli NPL (Non-Performing Loans), passati dal 53% al 21% grazie a operazioni di cartolarizzazione. Un successo reso possibile grazie ad una strategia che ha saputo affrontare criticità croniche con interventi mirati, dimostrando che anche un microstato può essere un esempio di gestione oculata e lungimirante. Tuttavia, non mancano le questioni aperte: il livello del debito resta elevato e il settore bancario necessita ancora di una modernizzazione strutturale per migliorare efficienza e competitività, soprattutto in vista dell’imminente Accordo di Associazione con l’Unione Europea.
È proprio l’integrazione con l’UE che appare il vero banco di prova per San Marino. L’accordo, oltre a facilitare l’accesso ai mercati europei, rappresenta un’occasione unica per consolidare il sistema normativo e istituzionale, rafforzando al contempo la percezione internazionale del Paese come partner affidabile. Questo impegno non è passato inosservato: il giudizio investment grade assegnato da S&P e DBRS Morningstar testimonia la fiducia nelle capacità del governo di sostenere una crescita equilibrata e inclusiva. Allo stesso tempo, la posizione di Fitch, influenzata da parametri WBGI della Banca Mondiale, evidenzia la necessità di un maggiore allineamento tra le valutazioni delle diverse agenzie.
Guardando al futuro, il percorso tracciato dal FMI e dalle agenzie di rating non è privo di ostacoli, ma offre una direzione chiara: l’Antica Repubblica deve proseguire con coraggio nel cammino delle riforme, puntando su politiche fiscali sostenibili, diversificazione economica e un sistema bancario efficiente. La mission sarà trasformare gli innegabili passi avanti fatti in risultati concreti per i cittadini, mantenendo alta la fiducia dei mercati e delle istituzioni internazionali. Come osservato nel report del Fondo, la coesione sociale e il coinvolgimento delle parti interessate saranno determinanti per il successo delle prossime fasi.
Il Titano, dunque, si trova a un crocevia: da un lato, i traguardi di oggi rappresentano un riconoscimento tangibile del lavoro svolto; dall’altro, il futuro dipenderà dalla capacità del Paese di consolidare i progressi e affrontare con determinazione i nodi ancora da sciogliere. In questo contesto, il Congresso di Stato non può permettersi esitazioni: ogni decisione dovrà essere ponderata ma risoluta, perché la resilienza economica non è un dato acquisito, ma una conquista da rinnovare costantemente.
David Oddone
(La Serenissima)