FN RIMINI “Si utilizzano il buonismo come avvocato ed il razzismo come alibi!”

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RIMINI – Dopo aver letto con incredulità gli articoli apparsi sui principali quotidiani locali che riportavano l’intervista al sig. Kumaraku, rappresentante della comunità albanese, riguardante il razzismo verso i propri connazionali, la sezione forzanovista riminese, tramite il responsabile locale Ludovico Ciccarelli, interviene sulla questione:

“Rimango inorridito e soprattutto stupito delle dichiarazioni del sig. Kumaraku il quale si lamenta del clima riminese di ostilità verso la comunità albanese” – esordisce Ciccarelli – “Premetto di essere un esercente e di vivere quotidianamente a stretto contatto da molti anni con la realtà locale, specie quella notturna”.

“Centinaia e centinaia di reati di vario genere che vanno dallo spaccio alla prostituzione, dai furti alle violenze, fino agli stupri, in buona parte sono imputabili a cittadini originari di quella precisa area geografica – prosegue – e non credo sia assolutamente razzismo riportare dati consultabili da chiunque”.

“Ciò che risulta più grave è invece come il sig. Kumaraku non condanni assolutamente il gesto dell’accoltellatore andato in scena presso il locale Beky Bay di Bellaria Igea Marina a scapito di un ventenne italiano, ma bensì lo giustifichi come se fosse una cosa normale entrare in un locale armati di coltello, pronti a colpire chiunque si metta in contrasto con noi” – incalza poi Ciccarelli – “Ancor più grave se poi viene utilizzato l’alibi del razzismo per comprendere tali gesti e per far passare gli esecutori da colpevoli a vittime”.

Per poi concludere – “Per non parlare poi, ciliegina sulla torta, dell’annuncio del medesimo all’addestramento dei suoi connazionali per fronteggiare il fenomeno del razzismo riminese: una vera e propria istigazione alla violenza della quale qualcuno dovrà assumersi precise responsabilità!”.