La scomparsa di Papa Francesco rappresenta una perdita immensa per la Chiesa, per noi credenti e per il mondo intero. Il suo pontificato è stato caratterizzato da una straordinaria capacità di avvicinare le persone, indipendentemente dalla loro fede, attraverso gesti di umiltà e un impegno incessante verso i più vulnerabili. La sua eredità spirituale è profonda e duratura, radicata nei valori evangelici di coraggio, amore universale e inclusione. Ha incarnato il messaggio cristiano con una semplicità disarmante, ispirando milioni di persone a vivere con compassione e a cercare la giustizia. Un aspetto rivoluzionario del suo pontificato è stato il riconoscimento del ruolo delle Donne nella Chiesa, un tema che ha affrontato con determinazione e visione. Papa Francesco ha aperto nuove strade, affidando alle donne ruoli di grande responsabilità. Suor Alessandra Smerilli, economista e salesiana, è stata nominata Segretario del Dicastery for Promoting Integral Human Developmente, un incarico che riflette la fiducia del Papa nella capacità delle donne di contribuire alla governance della Chiesa. E Francesca Di Giovanni, con la sua nomina a sottosegretario della sezione per i Rapporti con gli Stati, ha segnato un altro passo significativo verso l’inclusione femminile. E recentemente Suor Raffaella Petrini, nominata Presidente della Pontificia Commissione per lo Stato della Città del Vaticano e del Governatorato, rappresenta un esempio emblematico di questa trasformazione epocale. La visione di Papa Francesco ha aperto la strada a una Chiesa più inclusiva, dove uomini e donne lavorano insieme per annunciare il Vangelo e servire l’umanità. La sua voce ha saputo raggiungere ogni angolo del pianeta, portando conforto e speranza anche alle comunità italiane nel mondo, a cui non ha mai fatto mancare il suo affetto, il suo pensiero e la sua benedizione. Ci mancherà, ma il suo insegnamento resterà per sempre con noi.
Comunicto stampa – Elisabetta Righi Iwanejko, Referente Fondazione M. Bellisario per la Repubblica di San Marino