Fondazione vittime reati, nuovi aiuti a familiari e persone colpite. Dieci i casi: 4 femminicidi e 6 di violenza di genere

Anastasia Rossi, 34 anni di Borgo Val di Taro (Pr), Gabriela Renata Trandafir, 46 anni e sua figlia Renata, 22 anni di Castelfranco Emilia (Mo), Angela Avitabile, 59 anni di Rimini. Tutte morte, uccise dal proprio compagno in modo brutale e senza alcuna giustificazione. 

E poi una violenza sessuale, cinque casi di gravissime violenze e maltrattamenti in famiglia e la rapina a danno di una donna anziana.  

Solo e sempre violenza di genere, solo donne, per i dieci nuovi casi accolti, su segnalazione dei sindaci, dal Comitato dei Garanti della Fondazione emiliano-romagnola per le vittime dei reati nel corso dell’ultimo incontro, il terzo da inizio 2022.  

Un triste elenco che fa salire a cinque i femminicidi sostenuti dalla Fondazione nel primo semestre di quest’anno, l’equivalente di quelli dell’intero 2021. 

Per un impegno complessivo di 92.500 euro e un totale di 205mila euro di aiuti erogati in soli sei mesi, di cui la Regione si è fatta carico aumentando il proprio contributo da 150mila euro nel 2021 a 250mila nel 2022.  

E una riflessione amara: la Fondazione, che nasce con l’intento di sostenere le vittime di tutti i reati gravi, oggi di fatto si occupa nella stragrande maggioranza dei casi di donne vittime di violenza.

 


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