Fondi Ue, Conte tenta di rassicurare: ?”Ora non possiamo galleggiare”

Giuseppe Conte si è presentato per l’ultima volta alla stampa nel 2020 per fare il punto sull’anno in via di esaurimento a Villa Madama. Un anno straordinario, che ha visto il presidente del Consiglio assoluto protagonista della scena politica, economica e sociale fin da febbraio, quando l’epidemia di coronavirus ha sconvolto il Paese e il pianeta. Con i suoi Dpcm, Giuseppe Conte ha ridisegnato il volto dell’Italia in un anno di crisi come non se ne vedevano dalla Seconda guerra mondiale. Se un anno fa, davanti ai giornalisti parlamentari, il premier annunciava il piano triennale per lo smaltimento della burocrzia, oggi lo scenario è cambiato. Al centro della conferenza ci sono il piano vaccinale ma anche il Recovery Found e l’assetto instabile del governo.

La conferenza è iniziata con un minuto di silenzio in memoria delle vittime del coronavirus prima dell’apertura di Carlo Verna, presidente dell’Ordine nazionale dei giornalisti. Verna ha posto sul tavolo i temi caldi di categoria, sui quali ha ricevuto rassicurazioni dal presidente del Consiglio: “Il tema delle querele e bavaglio è ancora all’ordine del giorno del Parlamento, ci sono varie iniziative parlamentari ed è giusto che si trovi la formula per portarla avanti. Il governo è disponibile a fare la sua parte e dare il suo contributo. Su iniziativa di Lamorgese e Martella è stato riattivato l’osservatorio sui cronisti minacciati, è una questione che seguiamo con attenzione“.

Giuseppe Conte ha, quindi, affrontato l’argomento del Recovery Found, che intende iniziare a risolvere nei primi giorni di gennaio: “Dopo la bozza tecnica e i vari progetti pervenuti dobbiamo fare una sintesi politica urgente. Nei prossimi giorni dobbiamo portare in Cdm il documento di aggiornamento, altrimenti rischiamo di andare in ritardo. È un’occasione storica, dobbiamo procedere. Vorrei andare in Cdm i primi di gennaio e partire con il confronto con le parti sociali e poi attendere il contributo del Parlamento. Questo ci porterà ragionevolmente a portare il progetto definitivo in Europa a metà febbraio“.



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