
(ANSA) – ROMA, 12 GEN – “Riscontro il contenuto di articoli
in cui viene riportata la notizia che il Trastevere Calcio
sarebbe oggetto di attenzioni da parte di investitori americani
di Wall Street, volti ad acquisirlo, perché la nostra società è
un brand ‘appetito’ da parte dei milionari yankee. Ma non è una
novità: già in passato ho ricevuto, in più di un’occasione,
l’interessamento di operatori finanziari d’oltreoceano”.
Allora è vero, come conferma il presidente del Trastevere
Pierluigi Betturri: fondi d’investimento statunitensi hanno
messo gli occhi sul terzo club calcistico della capitale, il cui
solo nome è già un brand che attira, e presenta possibilità di
sviluppo che potrebbero portare questo club ben al di là della
serie D in cui milita attualmente (nei primi posti del girone
E). Intanto il Trastevere in questa stagione è stato ammesso
alla Coppa Italia dei ‘grandi’, quella che ha ripreso in questi
giorni con l’entrata in scena delle big di Serie A, venendo
eliminato al primo turno dal Bari.
“Il broker di Miami di cui si è parlato – dice ancora Betturri
-, conferma questo innamoramento ‘a stelle e strisce’ per la
squadra del nostro Rione. Ma qualcuno, impropriamente, definisce
il Trastevere come una società che “presenta limiti” nella
crescita della base dei suoi tifosi. Affermazione, questa,
lontana dalla realtà, se si considerano le dimensioni del bacino
del Rione e della Città Metropolitana di Roma, che conta oltre 4
milioni e mezzo di abitanti”.
Quindi c’è davvero la possibilità, grazie anche ai fondi Usa,
di far diventare nel corso degli anni il Trastevere una realtà
importante, approdando fra i professionisti (intesi non solo
come serie C)? “Quello che non ritorna – il commento del
presidente del club amaranto – è la quotazione riportata, da 1 a
10 milioni di dollari, che appare alquanto irrealistica, perché
forse sufficiente al solo acquisto della coda del cavallo di
Marco Aurelio, quella falsa, sita in piazza del Campidoglio”.
“Non è certo proporzionata al valore del brand Trastevere –
conclude Betturri -, e di una squadra con 112 anni di storia e
con alle spalle il Rione più antico e famoso del mondo”. (ANSA).
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