Forestazione: dalla Regione 4,3 milioni di euro per difendere boschi e foreste da incendi, calamità naturali, fitopatie

Faggete, foreste casentinesi, bosco, alberiUn grande polmone verde, indispensabile alla vita. Essenziale per contrastare gli effetti del cambiamento climatico, ma anche per combattere il rischio idrogeologico e salvaguardare la  biodiversità

Boschi e foreste rappresentano una patrimonio da conservare e tutelare. Anche attraverso un attento lavoro di manutenzione che la Regione ha deciso di sostenere, mettendo a disposizione 4,3 milioni di euro per finanziare interventi di prevenzione e protezione rispetto a quelle che vengono considerate le principali minacce: incendi, calamità naturali, fitopatie

Le risorse in arrivo sono quelle del Programma regionale di sviluppo rurale. Ne potranno beneficiare Amministrazioni pubbliche, Comuni e Unioni di Comuni, Enti di gestione dei Parchi e la Biodiversità, Consorzi forestali  che dovranno presentare i progetti entro il 30 aprile 2022. 

I contributi in conto capitale potranno essere compresi tra i 50 e 150mila euro e copriranno il 100% dell’importo dei lavori.
 

Quali interventi saranno finanziati 

Pulizia dei boschi di conifere dalla biomassa secca; diradamenti e rimozione delle piante morte o danneggiate a causa di eventi calamitosi;  interventi selvicolturali come le conversioni di boschi cedui ad alto fusto; realizzazione e ripristino di strutture per la prevenzione degli incendi: sistemi di rilevamento, serbatoi o accumuli di acqua, magazzini. 

Il bando finanzia molteplici interventi per la prevenzione delle principali avversità che possono distruggere o comunque compromettere gravemente un bosco o una foresta.   

Gli incendi dunque, ma non solo. Per contenere le conseguenze di alluvioni, e altri fenomeni meteo climatici estremi,  purtroppo sempre più frequenti,  sono previsti contributi anche per  i lavori di conservazione della funzionalità del reticolo idrografico minore quali fossi, canali e rii. E per il recupero e la realizzazione di opere di regimazione idraulico-forestale. Oltre a interventi per il monitoraggio dello stato fitosanitario dei boschi. 

I beneficiari dovranno avviare gli interventi entro il 31 dicembre 2022 per terminarli entro il 30 dicembre 2023. Oltre ad impegnarsi al mantenimento dell’opera realizzata per 5 anni. 

Il bando individua una serie di priorità per l’assegnazione delle risorse. Tra le altre: i territori ad elevato rischio idrogeologico; le aree ad elevato valore forestale e/o a rischio di incendio; quelle a rischio di degrado a seguito degli effetti dei cambiamenti climatici o per attacchi parassitari; le  zone di tutela delle risorse idriche. E ancora: i parchi, le riserve naturali (statali e regionali), i siti rete Natura 2000 (SIC e ZPS), i paesaggi naturali e seminaturali protetti e le aree di riequilibrio ecologico; le zone di rilevante valore paesaggistico o interne.


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