Due giorni di incontri, cinema e riflessioni per raccontare l’Afghanistan attraverso lo sguardo di chi lo ha vissuto e continua a lottare per i diritti civili: arriva a Forlì Zainab Entezar, regista, autrice e attivista afghana, protagonista di “Freedom Voices”, un ciclo di eventi promosso da Meet the Docs! Forlì Film Fest e Amnesty International Italia – Gruppo locale di Forlì, in collaborazione con la Rete del Caffè Sospeso e il Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli.
Gli appuntamenti sono in programma per giovedì 29 e venerdì 30 maggio e offriranno al pubblico la possibilità di conoscere da vicino l’impegno di Zainab Entezar nel documentare la condizione delle donne afghane sotto il regime talebano.
Il programma
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Giovedì 29 maggio, ore 20:45 – Presso EXATR (Piazzetta Savonarola), si terrà la proiezione del documentario “Shot the Voice of Freedom” (2024, 70 min), presentato in anteprima all’IDFA 2024. Un film intenso che racconta la lotta quotidiana delle donne afghane per la libertà. La regista sarà presente in sala per dialogare con il pubblico. L’evento è organizzato da Sunset, Tiresia Media e Amnesty Forlì.
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Venerdì 30 maggio, ore 10:30 – Al Laboratorio Aperto (ex Asilo Santarelli), dopo i saluti istituzionali dell’Assessora Paola Casara, seguirà la proiezione di tre cortometraggi di Entezar e la presentazione del suo libro “Fuorché il silenzio. Trentasei voci di donne afghane” (2024). L’incontro, aperto a tutti ma rivolto in particolare alla comunità universitaria, sarà un’occasione per riflettere sul ruolo della narrazione come forma di resistenza.
Durante entrambe le giornate sarà possibile acquistare il libro e contribuire con un’offerta libera al sostegno del tour italiano della regista. Le proiezioni saranno in lingua originale con sottotitoli in italiano, mentre gli incontri si terranno in inglese con traduzione consecutiva.
Chi è Zainab Entezar
Classe 1994, originaria di Farah, Zainab Entezar è la prima e unica regista donna ad aver girato un film sotto il regime talebano. Giornalista e laureata in Pubblica Amministrazione, oggi vive in esilio in Germania, dopo aver ricevuto minacce per il suo lavoro. I suoi documentari e cortometraggi sono stati selezionati in oltre 170 festival cinematografici internazionali.
Una rete per la libertà
La rassegna si inserisce nel progetto della Rete del Caffè Sospeso, nata a Napoli nel 2010 e attiva nella tutela e promozione di intellettuali e artisti perseguitati. L’evento è realizzato con il sostegno della Regione Emilia-Romagna, Emilia-Romagna Film Commission, Comune di Forlì – Assessorato alle Politiche Giovanili, e in collaborazione con EXATR, Città di Ebla, Spazi Indecisi, Laboratorio Aperto Forlì, La Bottega dell’Invisibile.