Colpo di scena nel processo forlivese che vedeva alla sbarra i vertici del Credito di Romagna, di cui era all’epoca presidente Manlio Maggioli. L’editore riminese, così come il resto degli imputati, è stato assolto dai reati più gravi, ed è stato condannato a dieci mesi, con il beneficio della pena sospesa, quando il pubblico ministero aveva chiesto tre anni e mezzo. Una grande vittoria, la definiscono i difensori, in un processo dove «l’impianto accusatorio è crollato». Gli imputati erano 15, tra amministratori e sindaci del Credito di Romagna e dell’Istituto bancario sammarinese. La stessa banca forlivese, era stata commissariata nel 2010 per presunte violazioni al regolarmento imposto da Bankitalia, successivamente però revocato. I capi d’imputazione erano oltre 100, alcuni dei quali molto gravi, come quello di ostacolo alla vigilanza della banca d’Italia. Accuse che gli imputati hanno sempre rigettato, e dopo cinque anni, tra inchiesta e udienze del processo, sono riusciti a dimostrarlo, essendo stati assolti dai reati più pesanti «perchè il fatto non sussiste». Maggioli è stato condannato a dieci mesi solo per il reato di esercizio abusivo dell’attività creditizia. In sostanza per avere concesso finanziamenti a terzi in pool con la banca sammarinese. Un sistema che secondo i giudici non si poteva adottare. «E’ un’interpretazione giuridica, visto che ci sono stati periti che hanno sostenuto il contrario commentano i difensori di Maggioli, Paola Farinoni e Giuseppina Morelli sono molte le banche che lo fanno e siamo certi di poterlo dimostrare in Appello. Quello che è certo invece è che l’intero impianto accusatorio è crollato. E’ stata accertata la totale trasparenza dell’Istituto di credito nei confronti della Banca d’Italia. Tutte le delibere sono state passate al microscopio e sono risultate perfette, così come l’operato degli amministratori. Di qui la quasi totale assoluzione degli imputati, di fatto è rimasta solo un’ipotesi formale, una questione tecnica che speriamo di risolvere in Appello». Anche i sammarinesi alla sbarra, sono stati assolti. Unica condanna, quella di Ambrogio Rossini, consigliere del Credito di Romagna (assolti i due figli), difesi dall’avvocato Moreno Maresi, anche lui a 10 mesi per lo stesso reato di Maggioli. «Siamo certi che la condanna verrà ribaltata in Appello dice Maresi perché la riteniamo ingiusta». Il Resto del Carlino
