Lunedì scorso i carabinieri della Stazione di Ronco, hanno proceduto all’arresto di un 30enne ritenuto presunto responsabile del reato di “atti persecutori”.
L’attività è maturata in un contesto in cui l’uomo, che non ha accettato la fine della relazione con la ex compagna, ha nel tempo messo in atto reiterate condotte irregolari con ingiurie, minacce di morte, e continui pedinamenti/appostamenti nei confronti della donna, tali da cagionarle un perdurante e grave stato d’ansia e di paura, nonché costringerla a modificare radicalmente le proprie abitudini di vita. Stanca di queste irregolari condotte, assolutamente non gradite, alcune settimane fa la donna si è anche rivolta agli uffici competenti, ove ha formulato istanza di ammonimento nei confronti dell’ex compagno. Nonostante il provvedimento di “ammonimento”, applicato dall’Autorità di Pubblica Sicurezza, l’uomo ha continuato nella propria condotta persecutoria, intensificando addirittura la sua presenza nei luoghi frequentati dalla donna, in particolare nei pressi dell’attività lavorativa. Lunedì l’epilogo quando per l’ennesima volta si è appostato nei pressi del luogo di lavoro della donna che, temendo per la propria integrità psicofisica, ha contattato il numero di emergenza 112, consentendo l’immediato intervento dei carabinieri della Stazione di Ronco, che hanno constatato la situazione, individuando l’uomo in una significativa posizione defilata, per cui hanno proceduto a bloccarlo, identificarlo ed accompagnarlo presso gli uffici della caserma di Ronco ove, al termine delle formalità di rito, è stato arrestato e, su disposizione del Sostituto Procuratore della Repubblica di Forlì, condotto presso la casa Circondariale di Forlì.
Il giorno successivo, si è tenuta l’udienza di convalida dinanzi al Giudice del Tribunale forlivese, che ha convalidato l’arresto disponendo, nei suoi confronti, la misura del divieto di avvicinamento alla vittima e l’applicazione dello strumento elettronico di vigilanza (braccialetto elettronico).
Forlì, 03.07.2025