È arrivata al termine la fase dibattimentale del processo che riguarda il fallimento dell’Associazione Calcio Cesena. Nel corso dell’ultima udienza tenutasi martedì al tribunale di Forlì, la difesa ha avanzato una richiesta di assoluzione per tutti e sei gli imputati coinvolti. Questo approccio ha suscitato reazioni contrastanti, soprattutto per quanto riguarda gli ex presidenti Campedelli e Lugaresi, che pur avendo scelto percorsi diversi – con patteggiamento e rito abbreviato – hanno mostrato una parziale ammissione di responsabilità.
Tra i principali protagonisti del procedimento figura Enrico Brunazzi, commercialista e responsabile della cooperativa “Cesena & Co”, nata nel 2015. Secondo l’accusa, questa cooperativa sarebbe stata strumentale a operazioni per alleggerire i conti della società calcistica. Per lui il pubblico ministero ha chiesto una pena di due anni di reclusione.
Il legale che rappresenta Graziano Pransani e Mauro Giorgini ha sottolineato come il primo sia coinvolto esclusivamente in reati fiscali, mentre per Giorgini è stato evidenziato il ruolo positivo nella riduzione del debito societario durante il suo incarico nel consiglio federale.
Un altro imputato sotto la lente d’ingrandimento è Rino Foschi, per cui il pm ha chiesto una condanna a due anni e tre mesi. Tuttavia, la difesa ha posto l’accento sulla sua buona gestione in quindici operazioni di mercato, condotte insieme al suo staff, tra cui figura anche Maurizio Marin.
Nel dibattito è stata affrontata anche la questione delle plusvalenze sospette con il Chievo Verona. La difesa ha sostenuto che si sia trattato di un “sistema deviato”, in cui le responsabilità ricadrebbero sul settore specifico piuttosto che sui singoli imputati.
Christian Diongi, avvocato difensore, ha ricordato come durante il periodo di mandato nel consiglio d’amministrazione, il debito complessivo della società sia sceso di circa 30 milioni di euro. Invece per Daniele Molinari, per il quale il pm ha richiesto una pena di 3 anni e 9 mesi, la difesa ha sottolineato l’assenza di un ruolo operativo nell’AC Cesena.
La sentenza di primo grado, che metterà la parola fine alla vicenda giudiziaria, è fissata per martedì 15 luglio alle ore 9.