Il presidente della Bce sarà tra le personalità di spicco chiamate a deporre da mercoledì. Con lui anche l’ex direttore generale di Bankitalia e ministro del Tesoro Fabrizio Saccomanni. —
Ci sarà anche il presidente della Bce Mario Draghi nella lista dei testimoni per il processo Varano che comincerà mercoledì prossimo al tribunale di Forlì. A riferirlo uno dei legali degli imputati. Draghi, all’epoca dei fatti oggetto dell’indagine su Cassa di Risparmio e Gruppo Delta, era governatore di Bankitalia. Sul banco dei testimoni ci sarà anche il suo predecessore al vertice dell’istituto Antonio Fazio.Chiamati a deporre inoltre l’ex direttore generale di Bankitalia e ministro del tesoro nel governo Letta, Fabrizio Saccomanni e l’attuale presidente della Rai Anna Maria Tarantola, come ex capo della Vigilanza di Palazzo Koch. Tra i testimoni, chiamati dall’accusa, anche i sammarinesi Gabriele Gatti, il Segretario di Stato Antonella Mularoni e l’ex presidente della Fondazione San Marino della Cassa di Risparmio Tito Masi. Sono in tutto una trentina gli imputati, 28 persone fisiche, di cui una quindicina sammarinese insieme alla Cassa di Risparmio di San Marino, alla Carifin e al Monte dei Paschi di Siena.Il processo Varano passerà alla storia almeno in Italia per essere il primo dove un ente pubblico, in questo caso la Provincia di Rimini, si costituisce parte civile in un procedimento penale appunto di evasione fiscale e riciclaggio. Dall’inchiesta della Procura forlivese erano emerse infatti gravi violazioni fiscali anche nei confronti di residenti sul territorio riminese. Una richiesta di parte civile che nel 2008 era stata avanzata dall’ente (e poi appunto accettata) perché, come aveva spiegato l’allora presidente della Provincia Stefano Vitali “l’evasione e il riciclaggio sono reati non solo patrimoniali o contro l’economia, ma che offendono la corretta evoluzione economica delle comunità. Chi evade il fisco sottrae due volte risorse perché finisce in automatico tra le categorie più fragili socialmente e, dunque, più tutelate dallo stato sociale”. L’inchiesta Varano era stata condotta nel 2008 dalla Procura di Forlì nell’ambito di una grossa operazione anti-evasione fiscale e riciclaggio malavitoso. Le indagini avevano coinvolto l’area di Rimini, Bologna e San Marino portando in carcere i vertici della Cassa di Risparmio di San Marino – venne messa sotto inchiesta anche la bolognese Delta Banca, poi liquidata) – e indagando quasi un migliaio di persone, per metà riminesi.
NQRimini
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